Sprangate al titolare di un bar | Presi 2 rumeni per tentato omicidio - Live Sicilia

Sprangate al titolare di un bar | Presi 2 rumeni per tentato omicidio

Salajan Mircea, 41 anni e Cozma Sibian, 29 anni

Si tratta di Salajan Mircea, 41 anni e Cozma Sibian, 29 anni, zio e nipote, che a novembre avrebbero pestato a sangue Filippo Guardì, 48 anni, titolare del "New Bar" di via Paolo Balsamo e due dipendenti.

PALERMO – Avevano preso a sprangate il titolare di un bar, mandandolo in ospedale per più di un mese in condizioni gravissime. Finiscono oggi in arresto per tentato omicidio due romeni, accusa di tentato triplice omicidio.

Si tratta di Salajan Mircea, 41 anni e Cozma Sibian, 29 anni, zio e nipote, che a novembre avrebbero pestato a sangue Filippo Guardì, 48 anni, titolare del “New Bus Bar” di via Paolo Balsamo e due dipendenti. Una lite violentissima quella che si verificò quel pomeriggio, nata dalla richiesta da parte del titolare, che aveva invitato uno dei due romeni ad uscire fuori dal locale perché stava fumando.

I due si sarebbero così allontanati, per rientrare nel bar subito dopo, e armati fino ai denti. Le vittime riferirono subito che ad aggredirle erano stati due uomini dell’Europa dell’Est e in questi mesi, in base alle descrizioni fornite e agli elementi raccolti, le indagini dei poliziotti del commissariato Brancaccio si sono concentrate sui due.

Quel giorno erano entrati in azione con spranghe, coltelli ed un “tira pugni”, provocando ferite gravissime a Guardì, trasportato d’urgenza al Policlinico e diversi traumi e contusioni ai due dipendenti, le quali testimonianze si sono rivelate fondamentali.

Gli investigatori hanno rintracciato Cozma Sibian nei pressi di uno dei luoghi di culto cristiano-ortodossi della città. Si era recato lì l’11 aprile, in occasione della Pasqua ortodossa. Una intuizione che ha permesso alla polizia di far scattare le manette. Così come per Mircea, che negli ultimi mesi si era allontanato dal capoluogo per i dissidi con il parente e per sfuggire alle indagini: è stato individuato grazie alle intercettazioni telefoniche nei pressi dello svincolo autostradale di Villabate. Entrambi sono stati rinchiusi al Pagliarelli.


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