La Compagnia Zappalà Danza| celebra i suoi primi 25 anni - Live Sicilia

La Compagnia Zappalà Danza| celebra i suoi primi 25 anni

La Compagnia Zappalà Danza dona alla città 40 alberi che vengono piantati in sostituzione di quelli già esistenti ma secchi, nei grandi vasi della via Teatro Massimo, su cui si affaccia Scenario Pubblico oltreché il Teatro Massimo Bellini.

l'anniversario
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CATANIA “Twenty five years running è il nostro codice identificativo del tempo passato e presente ma anche del nostro futuro. Riteniamo di essere stati attivi ma tuttora rigorosamente a regime, in marcia, insomma operativi. Sono stati 25 anni sorprendenti, volati come può volare un sogno, con la straordinaria differenza che abbiamo avuto la possibilità di intervenire nella storia “del sogno”, renderlo vero e guidarlo dove credevamo e crediamo sia più giusto che vada”, sostiene Roberto Zappalà, direttore artistico di Scenario Pubblico e fondatore della Compagnia Zappalà danza.

“Twenty five years running non è un singolo spettacolo rappresentativo della storia della Compagnia, anzi, prenderemo le distanze dal rappresentare il passato in un unico spettacolo. Vogliamo comunicare con il pubblico cercando di essere contemporanei: stiamo vivendo questo tempo e con i ritmi di questo tempo. La nostra volontà è di festeggiare con il nostro pubblico.”

Il 29 aprile – Giornata Mondiale della Danza – è il giorno di presentazione delle tante iniziative organizzate per i “festeggiamenti”. Durante la conferenza stampa in cui si illustra il progetto, presentiamo il libro fotografico Twentyfive years running edito da Malcor D’ (moderatrice Marinella Guatterini, giornalista e critico de Il Sole 24 ore) ed infine una piccola performance open door, con un assaggio della nuova creazione di Roberto Zappalà, La Nona, che debutta il 20 maggio al Teatro Massimo Bellini di Catania, con repliche sino al 27.

Danza al Verde è l’evento che alle 19.30 aprirà la giornata del 29. Un’iniziativa che abbiamo sentito l’urgenza di proporre per veicolare due messaggi importanti: da un lato comunichiamo che la danza meriterebbe più spazio e risorse economiche, dall’altro che la danza può sostenere il verde della città.

La Compagnia Zappalà Danza dona alla città 40 alberi che vengono piantati in sostituzione di quelli già esistenti ma secchi, nei grandi vasi della via Teatro Massimo, su cui si affaccia Scenario Pubblico oltreché il Teatro Massimo Bellini. “Il sostegno che abbiamo avuto in questi meravigliosi anni, parte naturalmente dalle Istituzioni Pubbliche, prima di tutto il Ministero per i Beni e le Attività Culturali che dal 1996 ha favorito e supportato la nostra progressiva crescita e poi dalla Regione Siciliana.

Il contributo più importante, però, e adesso parlo in prima persona, è venuto da tutta la squadra che ha collaborato con noi in questi anni e da quella che continua a collaborare tuttora e spero anche nel futuro; lo staff artistico, che ha contribuito alla realizzazione di un nutrito numero di creazioni, molte delle quali ci hanno dato grandissime soddisfazioni, la squadra tecnica e l’ufficio organizzativo, ovvero tutti coloro che, in una terra veramente difficile come la Sicilia, hanno permesso, anno dopo anno di far sbocciare il progetto della Compagna Zappalà Danza. La Sicilia è sì terra difficile, ma anche nutrimento indispensabile per la mia creatività.

Il nostro modo di vivere la danza sul territorio si arricchisce di un importantissimo tassello con l’apertura nel 2002 di Scenario Pubblico, la nostra “casa”, fortemente voluta e sostenuta dal Comune di Catania, allora come oggi guidato da Enzo Bianco”.

Valore, quello di Scenario Pubblico, confermato proprio in questi giorni a livello nazionale grazie al riconoscimento da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali di Centro di Produzione della Danza, massimo riconoscimento nel settore di produzione danza, ancora più significativo in quanto attribuito solo a tre strutture in tutta Italia, Aterballetto/ Fondazione Nazionale della Danza, Compagnia Virgilio Sieni/ Cango Cantieri Goldonetta) e unica la nostra nel Sud Italia.

 

 


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