De Girolamo con Musumeci | "Serve un’alternativa a Crocetta” - Live Sicilia

De Girolamo con Musumeci | “Serve un’alternativa a Crocetta”

La fondatrice di Ncd a Catania per discutere di Mezzogiorno. Con lei l'europarlamentare Giovanni La Via.

il dibattito nel centrodestra
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CATANIA – Raffaele Stancanelli non ci gira attorno: la tavola rotonda che si è celebrata a Catania, con ospite d’onore Nunzia De Girolamo, è in continuità con il percorso il cantiere di #saràbellissima, il movimento d’opinione lanciato da Nello Musumeci in vista della nascita di un fronte anti-Crocetta. Un percorso che vede il dialogo con quelle forze di centrodestra che naturalmente starebbero in alterativa al Partito democratico. La De Girolamo, fondatrice di Ncd, il conto con il governo Renzi lo ha già pagato non votandogli la fiducia in occasione dell’approvazione dell’Italicum, marciando quindi contro le direttiva del gruppo parlamentare di Area popolare. Insomma, l’incontro di oggi ha messo assieme la destra con la destra del Nuovo centrodestra. Quasi uno scioglilingua. Ma anche la cifra della crisi di una coalizione ritenuta fino a ieri maggioritaria nel Paese e che proprio in Sicilia aveva un feudo ritenuto quasi inespugnabile.

Nunzia De Girolamo

“Voglio un centrodestra unito”, ha detto ai giornalisti l’ex ministro dell’Agricoltura. “Si parta dalle idee e dai progetti comuni, altrimenti si consegnerà per vent’anni l’Italia ai vari Renzi. I presunti leader del centrodestra facciano un passo indietro, rifiutino i diritti acquisiti, e si vada verso un progetto unitario dove la leadership sarà scelta dai cittadini”. Che dire, la Di Girolamo vede all’orizzonte la nascita di un nuovo soggetto maggioritario che raccolga l’eredità del berlusconismo. Non ci sta però Salvini, che proprio dal Mezzogiorno vuole rilanciare le attese del Carroccio. “Matteo, ma quello buono, può essere un’opportunità se smettesse di essere il capo della sola Lega”, ha dichiarato. “Ad oggi è un buon segretario di partito, ma non un leader di coalizione. È uno che esclude e non si costruisce un’area facendo la lista dei buoni e dei cattivi. Berlusconi è stato un grande perché univa tutto e il contrario di tutto. Salvini non riesce a farlo. Comunque, se lui volesse partecipare a questo grande popolo dei moderati, al fronte dei repubblicani contro i democratici, è benvenuto. La necessità è costruire un’alternativa a Renzi”.

La Di Girolamo fa un passo indietro sulle questione isolane. “Musumeci – ha detto – è una bella persona. Ma del centrodestra siciliano decidano i siciliani. E il leader lo scelgano i cittadini”. E parte il messaggio ad Angiolino Alfano e al Ncd: “Se smette di essere assoggettato a Renzi, il mio contributo c’è. Se Alfano diventa di sinistra, in bocca al lupo”.

Nello Musumeci

Intanto Musumeci parte all’attacco del binomio Crocetta-Renzi: “Il Mezzogiorno è stato cancellato dall’agenda del governo del Partito democratico. Per questo, il patto civico delle persone perbene, che va oltre il centrodestra, fatti salvi dei valori certi, è necessario”. Il presidente della commissione regionale antimafia preferisce non bruciare le tappe. E sull’ipotesi di una nuova candidatura alla presidenza della Regione, morde il freno: “Non è all’ordine del giorno. Per ora bisogna stabilire le linee di un progetto”. Un progetto che tuttavia intende costruire con gli azionisti di riferimento del centrodestra, arginando la capacità d’azione di quel movimento d’opinione che sia Musumeci che Stancanelli sono convinti che sia già sul campo. E arriva la precisazione: “Un progetto civico che va al di là della partitocrazia, ma non degli uomini. Insomma – ha sottolineato l’ex presidente della Provincia – la Politica deve riaffermare la supremazia. Guai, il contrario”.

Accetta il dialogo Giovanni La Via, europarlamentare di Ncd che ultimamente ha cambiato rotta rispetto alle linee dettate da Pino Firrarello e Giuseppe Castiglione, decisamente più favorevoli alla convergenza con il renzismo. Al tavolo c’era anche lui, mentre è il giornalista Mario Barresi a smistare il traffico. “È necessario il confronto, ma sui temi”, dice La Via a Live Sicilia. “Per il dibattito sui contenitori, sulle prospettive, c’è sicuramente tempo”. E sul futuro del centrodestra pone dei paletti: “Io sono al parlamento europeo, il mio gruppo è quello del Partito popolare, e vi intendo permanere. Altre forze, in Italia, ne fanno parte: insieme si può ricostruire un futuro per il nostro Paese e per la nostra Regione”. Musumeci può essere il candida unitario? “Prematuro parlare di nomi”.


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