La Regione e la guerra degli aliscafi | Tutti i dubbi sul bando - Live Sicilia

La Regione e la guerra degli aliscafi | Tutti i dubbi sul bando

Un aliscafo della Ustica Lines

È una tregua armata quella fra il governo regionale e Ustica Lines. Domani prevista l'audizione in commissione Trasporti del Senato dei vertici della compagnia di navigazione e dell'assessore regionale alla Mobilità. I conti non tornerebbero: c'è una differenza di oltre 10 milioni di euro.

PALERMO – È una tregua armata quella fra il governo regionale e Ustica Lines. Prossima tappa l’audizione, prevista per domani, dei vertici della compagnia di navigazione e dell’assessore regionale alla Mobilità, Giovanni Pizzo, davanti alla commissione trasporti del Senato.

Alla Regione restano fermi sulle loro posizioni, sollevando pesanti dubbi sul bando vinto da Ustica Lines che, dal canto suo, contrattacca: “La Regione Siciliana non ha mai contestato nulla all’Ustica Lines, né per quanto riguarda l’espletamento del servizio, né relativamente al corrispettivo, ma ha affermato piuttosto di avere essa stessa commesso un errore nella definizione dell’ultimo bando (e non dei precedenti) aggiudicato all’Ustica Lines”.

Il bando è quello milionario sfociato nell’appalto del 14 febbraio 2014. Due i lotti previsti: collegamenti con le isole Egadi (base d’asta 24 milioni) e con le isole Eolie (base d’asta 39 milioni di euro) per ventuno mesi, fino al 31 dicembre 2015. L’appalto è stato aggiudicato alla Ustica Lines con un ribasso di appena 0,05 per cento. La Compagnia delle Isole, seconda partecipante alla gara, fu esclusa per “difetto dei requisiti”.

Nell’attesa delle verifiche necessarie, il servizio per ragioni d’urgenza è stato affidato alla Ustica Lines. La Compagnia delle Isole ha fatto ricorso al Tar e ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica. Il dipartimento regionale alle Infrastrutture ha deciso di attendere l’esito del contenzioso amministrativo prima della stipula del contratto. Nel frattempo, il Dipartimento si è preparato per indire i nuovi bandi. E così ha consultato il “Registro italiano navale” per verificare i costi di produzione. Risultato: per garantire i collegamenti, secondo l’assessorato, sarebbero necessari molti meno soldi di quelli previsti dal bando di febbraio 2014. A conti fatti, la Regione potrebbe risparmiare 10 milioni e mezzo di euro di finanziamenti.

In assessorato hanno sentito puzza di bruciato e spulciando il vecchio bando avrebbero scoperto alcune presunte anomalie. E domani le presenteranno in Commissione al Senato.  Innanzitutto, i costi dei servizi marittimi, punto di partenza per quantificare la base d’asta dei lotti aggiudicati alla Ustica Lines, sarebbero stati richiesti dal Dipartimento regionale ed elaborati dal ministero delle Infrastrutture, facendo riferimento ai costi non di navi “generiche” ma di quelle della Ustica Lines, già vincitrice delle gare precedenti. Dunque, la Regione solleverebbe dubbi anche sull’operato dei funzionari romani.

Ed ancora, la voci relative agli “utili di impresa e all’organizzazione”, anch’essi fondamentali per stabilire il prezzo di partenza per l’asta, sarebbero stati conteggiati due volte. Dubbi che si aggiungono al presunto conflitto di interessi, già emerso nei mesi scorsi, della dirigente che allora guidava il servizio: la figlia era alle dipendenze della Ustica Lines.

Nei giorni scorsi si è arrivati allo scontro. La Regione sostiene infatti di avere anticipato alla compagnia 20 milioni di euro per i collegamenti dal 1 aprile 2014 al 30 marzo 2015, e si dice disposta a mettere di nuovo mani al portafogli ma solo dopo che Ustica Lines avrà fornito tutte le pezze d’appoggio che consentano le verifiche dei costi sostenuti. La compagnia affida la sua risposta ad una dura nota: “La Regione sostiene che il corrispettivo di questo bando per i servizi sarebbe sovradimensionato del 15 per cento sulla base di uno studio fornito dal Registro Italiano Navale, ma lo stesso Registro Italiano Navale nei giorni scorsi ha ufficialmente smentito la Regione affermando, tra l’altro, che i dati che forniti sono stati rimodulati dalla Regione stessa. In ogni caso, l’infondatezza delle “valutazioni” della Regione saranno dimostrate dall’Ustica Lines nelle opportune sedi”.

Ed ancora: “Ustica Lines ha partecipato ad un bando europeo, si è aggiudicata la gara in via definitiva ed ha eseguito i servizi richiesti per ottemperare ad ordinanze della Regione. Per oltre un anno l’Ustica Lines non ha percepito un solo euro di quanto dovuto e la Regione, dopo oltre un anno, non ha sottoscritto i contratti, sottraendosi così ai suoi obblighi, pretendendo però che l’Ustica Lines continui ad effettuare i servizi per proprio conto. Non si può continuare a volere scaricare sull’Ustica Lines responsabilità che sono esclusivamente della Regione Siciliana e non si può continuare a gettare strumentalmente discredito su un’Azienda che ha svolto sempre la propria attività nel rispetto di quanto richiesto dai bandi, contribuendo al rilancio economico-sociale-occupazionale della Sicilia”.

 


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