Turismo, università, rigassificatore | Agrigento, confronto tra i candidati - Live Sicilia

Turismo, università, rigassificatore | Agrigento, confronto tra i candidati

Il confronto tra i candidati sindaco di Agrgento (Foto Alan David Scifo)

Soltanto quattro dei sette candidati alla poltrona di sindaco hanno partecipato all'incontro.

 

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AGRIGENTO – Turismo, centro storico, inquinamento, risorse economiche e università. Sono stati questi i temi al centro del confronto andato in scena tra i candidati sindaco di Agrigento. All’incontro, organizzato dal gruppo #AgrigentoManifesta, hanno partecipato i candidati Cirino, Dalli Cardillo, Arnone e Di Rosa. Assenti Firetto, Marcolin e Alessi: se l’assenza dei primi due era già stat anticipata, con qualche polemica, il diniego a presentarsi da parte del numero uno dell’Akragas è giunto agli organizzatori dell’evento solo mezz’ora prima del confronto. Alessi ha giustificato la sua assenza con motivi di salute, sopraggiunti poco dopo aver assistito alla partita della sua squadra all’Esseneto.

Risposte divergenti tra i vari candidati quando si è cercato di spiegare le strategie per il reperimento dei fondi. Se per Dalli Cardillo, del Movimento 5 stelle, i fondi per l’amministrazione della città devono essere reperiti “eliminando i premi letterari da 30mila euro”, per Di Rosa le risorse devono essere prese da una tassa di soggiorno e da “5mila case fantasma che ad Agrigento non pagano le tasse”.

Sul rischio inquinamento domina il tema del rigassificatore. Quando si parla dell’argomento Arnone (lista civica) si lancia in uno show, cambiando maglia e indossando una t-shirt contro l’impianto; lo stesso gesto si ripeterà tre volte nella serata con l’avvocato che si schiera anche contro Marcolin e il leader delal Lega Salvini, esponendo un’altra maglietta. Per ciò che riguarda il centro storico, tutti concordano nel pessimo sfruttamento di questo lato di Agrigento per il turismo e propongono diversi modelli: Dalli Cardillo punta al modello “Farm” di Favara, mentre Arnone, che si presenta come “l’unico candidato di sinistra”, sceglie il modello Perugia, con tanto di scale mobili.

Poi l’università: secondo Cirino (Fratelli D’Italia) bisognerebbe sfruttare dei locali in disuso, come alcuni stabili in via Atenea, e anche lui sceglie il modello dell’università di Perugia.


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