Per il giudice il fatto non sussiste | Assolte Stefania Petyx e Ribaudo - Live Sicilia

Per il giudice il fatto non sussiste | Assolte Stefania Petyx e Ribaudo

Le accuse nei loro confronti erano, a vario titolo, di avere offeso la reputazione del titolare di una cooperativa del capoluogo, la Kraljica Mira "Regina della Pace" di Brancaccio.

PALERMO – Assolti perché il fato non sussiste. Questa la decisione del giudice sul caso che ha visto protagonisti l’inviata palermitana di Striscia la Notizia, Stefania Petyx, il direttore della trasmissione Antonio Ricci e l’ex consigliere comunale del Pid, Doriana Ribaudo, per i quali era stato chiesto il rinvio a giudizio lo scorso novembre.

Le accuse nei loro confronti erano, a vario titolo, di avere offeso la reputazione del titolare di una cooperativa del capoluogo, Salvatore Di Liberto della Kraljica Mira “Regina della Pace”. Il servizio televisivo mandato in onda dal tg satirico sosteneva che l’uomo, candidato all’epoca alle amministrative per il Pdl, avesse promesso per ottenere voti, un lavoro di rivenditore di biglietti dell’autobus.

Posizione lavorativa che sarebbe stata inesistente, chiedendo pure in cambio il pagamento di cento euro a titolo di iscrizione alla cooperativa. Per realizzare il servizio, in cui erano state montate le riprese di più giorni, la trasmissione aveva utilizzato un “gancio” che si era mostrato interessato al lavoro, e che aveva sborsato proprio i cento euro. Servizio considerato “montato ad arte” dallo stesso Di Liberto, che il giorno dopo la messa in onda è stato intervistato da Live Sicilia.

“Un caso politico che era stato sollevato da un ex consigliere comunale nel 2010 – spiega l’avvocato Toto Cordaro, difensore di Doriana Ribaudo insieme all’avvocato Roberta Inglima – e dopo il quale la mia cliente rilasciò una intervista su un quotidiano locale. Abbiamo ribadito l’assenza del dato oggettivo, visto che a fare scoppiare il caso non fu lei e, inoltre, non era stato indicato né il nome della cooperativa, né quello del titolare. Fu lui a farsi avanti”.


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