PALERMO – Chi soffre da una parte, chi è pronto a godersi la festa finale dall’altra. Momenti diametralmente opposti per Catania e Trapani, con i rossoazzurri costretti a vincere in casa della capolista Carpi per evitare di ritrovarsi impantanati in un playout ad altissimo rischio. Clima disteso, invece, nel clan granata dove si attende l’ufficializzazione della conferma in panchina di Serse Cosmi.
QUI CATANIA – Novanta minuti in cui giocarsi tutto, senza possibilità di tornare indietro e per evitare il clamoroso spettro dei playout. Nove mesi da incubo, in cui le più rosee aspettative di ammazzare il campionato si sono trasformate nella paura di dover terminare il torneo oltre la soglia delle quarantadue giornate per ottenere la salvezza. Gli etnei sbarcano a Carpi, in una gara che già all’andata ha dato la misura di quanto la programmazione in silenzio e con l’utilizzo di giocatori nostrani possa avere la meglio sui titoloni da prima pagina, sui proclami e sull’acquisto di giocatori provenienti dall’estero, forse convinti di venire a far vacanza e di doversi limitare al minimo sindacale per ottenere l’obiettivo. A distanza quasi sei mesi dalla sfida di andata, il Carpi ha già ottenuto da tempo il pass per il calcio italiano ai suoi massimi livelli, mentre il Catania dovrà soffrire per completare il campionato fuori dalla zona rossa. Marcolin, che sa di avere tutto da perdere, potrebbe affidarsi nuovamente al proprio poker offensivo, con il doppio centravanti Maniero e Calaiò e il doppio trequartista Rosina e Castro, protetti in mezzo al campo da Rinaudo e da uno tra Sciaudone e Coppola, con l’ex barese favorito.
QUI TRAPANI – L’orgoglio di una passerella finale per una salvezza raggiunta in maniera caparbia. Il Trapani punta a chiudere in bellezza il secondo campionato cadetto della sua storia, centrando tre punti che renderebbero storica una stagione che poteva prendere una brutta piega. Battendo la Pro Vercelli, infatti, i granata si assicurerebbero l’undicesima piazza nella classifica finale della serie B 2014-15, migliorando il quattordicesimo posto conquistato all’esordio. Dopodiché sarà tempo di pensare al futuro, con Cosmi a un passo da una meritata conferma. L’ufficializzazione potrebbe giungere subito dopo il triplice fischio che porrà fine al match in programma in un “Provinciale” che potrebbe essere gremito in ogni ordine di posto per rendere omaggio a Pagliarulo e compagni. I piemontesi andranno a caccia del punto che li toglierebbe da qualsiasi impiccio, evitando di ricorrere a calcoli e pallottolieri per poter stappare lo champagne. Fischio d’inizio alle 20.30, ad arbitrare sarà Diego Roca della sezione di Foggia.
FOZZA GADANIA..RRIALANNI UN SOGNO…
Noi C crediamo!!!
Viene segnalato un notevole incremento della vendita di carta igienica a Cacania.
Senza le pseudo vittorie di fila sarebbero già retrocessi da tempo immemore. Ma siccome sono scarsissimi e soprattutto ridicoli, ci sono ancora buone probabilità di vederli ai play out e poi sbattuti fuori dal campionato cadetto a calci nel sederino rosso rosso. Incrociamo le dita…mi piacerebbe che a Palermo si faccia di nuovo una festa immensa.
Carpi-Catania non è più quotata. Ditemi voi perché quotano Ternana Varese e non Carpi Catania. Siamo alle solite
Forza CAIPII!!!!
Ma come mai quotano, ad es. un Ternana – Varese e su Carpi – Catania non ci sono più le quote? Catanesi, se l’anno prossimo non vi cancellano o non vi danno 45 punti di penalizzazione è un miracolo. Come siete finiti arrosto. Sembrate tanti bimbi che piangete perchè vi è scappato il palloncino. Vergogna! Inchinatevi, anzi, strisciate e leccate i piedi alla capitale, che dall’alto della serie A vi domina (occhio che potreste cadere ancora più in basso). Secondo quanto successo (scommesse sospese su Carpi – pese dell’Etna) non sembra che il finale sarà come me lo auguro, ma non si sa mai.