Akragas, la gara dopo la tempesta | Ad Andria con la giusta rabbia - Live Sicilia

Akragas, la gara dopo la tempesta | Ad Andria con la giusta rabbia

La formazione biancoblu, reduce dal coinvolgimento seppur indiretto nel caso "Dirty Soccer", trova nel campo il modo per dimenticare questa brutta pagina. Contro la Fidelis basta un punto per andare in semifinale, ma c'è qualcosa che lega con il discusso match con il Neapolis.

calcio - serie d
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AGRIGENTO – È programmata per oggi la partenza dell’Akragas di Feola, alla volta della Puglia, ad Andria, dove i biancazzurri sfideranno la Fidelis Andria, squadra vincitrice del girone H, in corsa come l’Akragas per la poule scudetto e già sconfitta dalla Lupa Castelli Romani con un clamoroso 4-3 per i romani. La squadra pugliese ha vinto il proprio campionato con 74 punti, riuscendo a superare Taranto e Potenza e ottenendo la promozione sul campo della Cavese a due giornate dalla fine. In campo per la squadra pugliese ci sono grandi nomi con alle spalle un passato da serie A, come Diamoutene e Oliveira, e giocatori come il capitano Moscelli e Lattanzio divenuti idoli della tifoseria pugliese regalando emozioni e gol. Da citare anche Nicola Strambelli, fuoriclasse indiscusso. Un grande attacco e un’ottima difesa hanno fatto le fortune della squadra di Giancarlo Favarin, tecnico pisano. La partita di domenica promette spettacolo con Feola che potrebbe ancora sperimentare altre soluzioni come fatto nel 4-1 contro la Lupa Castelli Romani, dove numerosi ritocchi sono stati fatti dal tecnico campano rispetto all’undici titolare in campionato, dando più spazio a chi ha giocato di meno e a gente affamata come Bonaffini e Longoni, autori di un’ottima partita contro i laziali. All’Akragas basterà un pareggio, ma occorrerà vincere per spazzare via una settimana turbolenta scossa dallo scandalo scommesse che, grazie a Salvatore Astarita, ha fatto sì che il nome della società di Alessi venisse accostata all’inchiesta “Dirty Soccer”.

Destino vuole che ad arbitrare la partita di domenica sia lo stesso arbitro, Daniele Paterna di Teramo, che diresse la gara della vergogna contro la Neapolis della compagnia Moxedano con Astarita che si fece espellere platealmente nel giro di 30 minuti tra gli occhi increduli dei compagni. La parola passa adesso al campo per un calcio a tutte le polemiche di una settimana da dimenticare.


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