L'ultima volta che ci siamo visti... | Grazie Dani, mi aiuti a crescere - Live Sicilia

L’ultima volta che ci siamo visti… | Grazie Dani, mi aiuti a crescere

Vito e Daniele Discrede

Ho scoperto di essere famoso, a distanza di un anno mi fermano per strada: “Lei è il fratello di Daniele Discrede...?”. Sempre la stessa domanda e qui giù un diluvio di storie mirabolanti. Sempre storie di grande generosità e disponibilità, di immenso affetto. La lettera. LE FOTO.

(il fratello di Daniele Discrede, assassinato un anno fa per rapina, scrive una lettera a LiveSicilia)

L’ultima volta che ci siamo visti dormivi.

Nulla di strano per me. Abbiamo diviso lo stesso divano letto per oltre tredici anni, nella speranza di una stanza tutta per noi che poi avemmo avuto quando arrivarono le bambine….

Dormivi serenamente, immerso nel Tuo vestito grigio preferito, col viso disteso, quasi stessi sognando. Questa cosa instillò una goccia di serenità nel mare di dolore che stavo vivendo e nel quale tutt’oggi sono immerso.

In questi mesi abbiamo continuato a parlare. Nei miei lunghi e solitari girovagare in macchina; le solite cose, col fratello più vecchio e un po’ bacchettone ,”la parte buona della famiglia….”, come dicevi Tu…..

La novità è una: ho scoperto e imparato tante cose, (chi l’avrebbe mai detto!!!!) e novità delle novità: la mia guida sei stata Tu. Incredibile a pensarlo, Dani maestro e io allievo: chi ci conosce non ci crederà mai!

Eppure è vero: Daniele, colui il quale per una vita, ho inseguito sempre, consigliato sempre, redarguito sempre da un anno mio magister vitae….. Impossibile!

Latinismo a parte (già immagino Tu mi stia prendendo per il culo….) è proprio così; questa vicenda per quanto terribile e crudele, per quanto triste e incredibile (alcune mattine spero ancora sia un incubo), mi ha schiuso nuovi orizzonti di speranze, mi ha fatto crescere, mi ha arricchito di nuove scoperte, conoscenze e valori.

Ho scoperto, ad esempio,che esistono gli Angeli e che hanno un nome: Dario, Johnny, Peppe, Salvo, Mario, Tony, Fabio, Mimmo, e ancora Gigi, Seby e tanti altri…..da quella maledetta sera è grazie a loro che non sono impazzito. Sempre pronti e disponibili a un consiglio, a una parola di conforto, a sorbirsi telefonate o sfoghi inenarrabili. Quanto è grave esportare il cliché di quello tutto d’un pezzo, quando si rimane nel silenzio dei propri pensieri le debolezze vengono a galla e poter contare in porti sicuri diviene di vitale importanza! Mogli, figli, fidanzate e parenti di costoro: siate orgogliosi di questi Angeli e custoditeli gelosamente……

Ho scoperto delle donne eccezionali. Le figlie di Daniele: sto imparando a conoscerle meglio, più a fondo, hanno tanto del padre, pregi e anche qualche difettuccio; spero di essere all’altezza di rappresentare ai loro occhi un punto di riferimento: prometto impegno e dedizione, e conto nel loro aiuto.

Mary, Rosy, le mie sorelle, le bambine come le chiamavano noi due: adesso fanno le madri entrambe…. Melania, mia moglie, che mi sopporta al limite della santificazione. Mia madre: io e Dani siamo orgogliosi ogni giorno di più di tutti gli insegnamenti che, insieme a papà Gaspare, ci ha impartito; in modo severo e fermo ma con quell’affetto e con quel sorriso unicamente materno. Andiamo fieri di quello che ha fatto, sta facendo e farà.

Ho scoperto di essere famoso, a distanza di un anno mi fermano per strada: “Lei è il fratello di Daniele Discrede?…”. Sempre la stessa domanda e qui giù un diluvio di storie mirabolanti. Sempre storie di grande generosità e disponibilità, di immenso affetto.

Ho scoperto che il Tuo motto “Mai smettere di lottare…” è diventato il karma di tantissime persone insospettabili. Tante scoperte, tante emozioni; mi stai insegnando il valore giusto delle cose; sto imparando quanto fragoroso può essere un silenzio, quante sorprese può nascondere un’esistenza; quanto effimera può essere la felicità e quanto irta può essere una salita. Speriamo di scollinare prima o poi.

Sto diventando grande, Dani, sto crescendo ed il merito è tutto Tuo. Sei sempre nel nostro cuore….Già…..Stasera. Ho portato un po’ delle Tue, delle nostre passioni: le tue cravatte, il Tuo profumo preferito, i tuoi scarpini, alcune maglie e quel pallone, il tango che lo zio Pietro ci regalò per il mondiale di Spagna ’82 al quale tenevamo così tanto che, per non prenderlo a calci, non lo abbiamo mai gonfiato…. E i tuoi primi dischi…già la musica sempre al centro della Tua vita….

Stasera dunque. Stiamo un po’ insieme, sentiamo qualche discorso e qualche canzone, come piaceva a Te, con quella gioia e quella spensieratezza che solo Tu sapevi portare…..

Poi Ti accompagniamo noi, non Ti preoccupare…… per continuare a vegliare su tutti noi da lassù, e perché no a dormire e sognare serenamente come l’ultima volta che c’incontrammo…..

Tranquillo, fratello mio. Quaggiù finché avremo fiato in corpo non smetteremo mai di lottare!


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