"Altri commercianti sotto ricatto" | L'inchiesta Helg si allarga - Live Sicilia

“Altri commercianti sotto ricatto” | L’inchiesta Helg si allarga

Roberto Helg, ex vice presidente della Gesap

Un dozzina di imprenditori sono stati sentiti in questi mesi dagli stessi carabinieri che hanno arrestato l'ex vicepresidente della Gesap mentre intascava parte di una tangente da 100 mila euro. Qualcun altro sarebbe stato costretto a pagare per continuare a lavorare in aeroporto a Punta Raisi.

PALERMO – In mezzo a tanti silenzi c’è qualcuno che parla. Piccole ammissioni che hanno, però, provocato l’apertura di un’indagine stralcio. Altri commercianti, non solo il pasticciere Santi Palazzolo, sarebbero stati ricattati e costretti a pagare per continuare a lavorare in aeroporto a Punta Raisi.

Un dozzina di imprenditori sono stati sentiti in questi mesi dagli stessi carabinieri che hanno arrestato l’ex vicepresidente della Gesap mentre intascava parte di una tangente da 100 mila euro negli uffici della Camera di commercio di cui era il presidente. Il pasticciere di Cinisi si presentò all’appuntamento per ascoltare la “proposta” di Helg con un telefonino e registrò la conversazione. All’incontro successivo, quando consegnò il denaro, fuori dall’ufficio c’erano i militari del Nucleo investigativo che arrestarono Helg in flagranza di reato.

Dodici imprenditori, molti silenzi e pochissime ammissioni da un paio di loro sul presunto “sistema Punta Raisi”. Sufficienti, però, a fare aprire l’inchiesta stralcio a carico di noti. Due degli indagati- che potrebbero essere di più – sono Helg e Carmelo Scelta, l’ex direttore generale della società che gestisce i servizi dell’aerostazione Falcone e Borsellino, travolto dallo scandalo e licenziato dal consiglio di amministrazione. Palazzolo aveva infatti dichiarato di essersi rivolto al vicepresidente su indicazione dello stesso Scelta che finora era rimasto formalmente fuori dal filone principale dell’indagine.

Indagine per la quale i pubblici ministeri (l’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Dino Petralia e dai sostituti Claudia Ferrari e Luca Battinieri) hanno chiesto il giudizio immediato per Helg accusato di estorsione. La richiesta è ora al vaglio di un giudice per l’udienza preliminare che dovrà decidere se ne ricorrono i presupposti. Innanzitutto quell’evidenza della prova di cui è certa la Procura diretta da Francesco Lo Voi e sulla quale le intercettazioni non lascerebbero dubbi. L’immediato consente di passare alla fase del giudizio saltando così l’udienza preliminare. Helg, però, qualora l’istanza della Procura fosse accolta, tramite il suo legale, l’avvocato Giovanni Di Benedetto, è pronto a chiedere l’abbreviato.

Più complicata e lunga l’inchiesta bis: si parte delle prime ammissioni di alcuni commercianti in un contesto di generale chiusura. Di omertà, come qualcuno si azzarda a dire.


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