Pranio e le offerte anomale |Tre gare erano state annullate - Live Sicilia

Pranio e le offerte anomale |Tre gare erano state annullate

L'imprenditore è attivo da anni nell'accoglienza dei migranti: si era aggiudicato i bandi di Trapani e Messina e aveva partecipato a quello di Enna. Ma, per una presunta irregolarità nella proposta formulata per l'ultimo, anche gli altri due sono stati bloccati.

Immigrazione
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PALERMO – Da imprenditore del settore alberghiero aveva ripensato l’intero asse portante della sua azienda, tuffandosi nel mare magnum dell’accoglienza agli immigrati. “Se fossi rimasto nel turismo – diceva – sarei morto. Le banche mi avrebbero aggredito”. Per Silvio Pranio, l’imprenditore di Piazza Armerina indagato dalla Procura di Roma nell’inchiesta sul business degli immigrati, l’emergenza sbarchi aveva rappresentato “una piccola ancora di salvezza” per tenere in vita la propria azienda. Una realtà nata 35 anni fa con il sogno di una Sicilia regina del turismo, ma che ormai in quegli alberghi sparsi in mezza regione registra soltanto i nomi di chi ha lasciato guerre e povertà alla ricerca di un futuro migliore in Europa. “Ormai il turismo – raccontava  – rappresenta soltanto il dieci per cento del mio fatturato. Siamo davanti a una crisi spaventosa e così ho cercato di diversificare la mia attività”.

E così Pranio aveva colto al volo l’opportunità data dagli affidamenti diretti decisi dalle prefetture per far fronte all’emergenza immigrazione: lo Stato pagava 30 euro al giorno per ogni immigrato (ma la cifra lievitava fino a 45 per i minorenni). Uno spartito rimasto identico anche con l’introduzione delle gare d’appalto: le ultime, bandite dalla prefettura di Trapani e da quella di Messina per 600 e 450 ospiti, erano state aggiudicate proprio a Pranio e alla sua Php Srl ma la solerzia di alcuni funzionari ne ha bloccato l’assegnazione. Tutto parte da una segnalazione della prefettura di Enna, che a sua volta sospende una gara per l’accoglienza di 450 migranti a causa di una anomalia: all’apertura delle buste, infatti, i funzionari trovano quattro offerte identiche, le più basse, a 27,40 euro più Iva per ogni immigrato accolto. Una di quelle buste era stata presentata dalla Php e così il prefetto, Fernando Guida, aveva deciso di segnalare il tutto ai colleghi di Trapani e Messina. “Mi rendo conto che quanto accaduto a Enna è strano – era stata la replica di Pranio – ma non mi sono mai messo d’accordo con nessuno. Farò ricorso al Tar”. La giustizia amministrativa, in realtà, non è mai stata interpellata. L’unico documento arrivato negli uffici della prefettura di Trapani è una lettera di protesta e quel bando, intanto, è stato assegnato a diverse associazioni dislocate in dverse zone della provincia.


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