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Rete centri socio-educativi| in protesta al Comune

È tornata in piazza Pretoria, a quasi un mese di distanza dall'ultima manifestazione, la Rete dei Centri Socio Educativi.

piazza pretoria
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PALERMO – È tornata in piazza Pretoria, a quasi un mese di distanza dall’ultima manifestazione, la Rete dei Centri Socio Educativi. E accanto a loro, anche questa volta, il Presidente della Quarta Commissione Consiliare. E proprio mentre davanti la sede del comune si portava avanti la manifestazione, Giusi Scafidi in aula ha fatto presente come “non è ammissibile che una città come Palermo porti le persone con disabilità a manifestare proprio davanti il luogo che rappresenta il cuore della città. Dalla prima manifestazione (14 maggio) ad oggi non ci sono state risposte”.

Per questo il consigliere ha chiesto, durante la seduta del consiglio, che al più presto venga creato un consiglio comunale straordinario per trattare della tematica.”La proposta è stata accolta da tutti, all’unanimità, senza distinzione di colore politico – conclude Scafidi – perché il problema riguarda tutti, nessuno escluso”. Piano di Zona del Distretto Socio Sanitario 42 non più rinnovato, nessun capitolo di spesa nei bilancio di previsione del Comune: sono queste alcune delle situazioni mai affrontate e per cui diversamente abili e famiglie hanno chiesti, anche oggi, una risoluzione in tempi brevi. “Da tre anni non riceviamo un euro” spiegano.

“Ancora una volta la rete dei Centri Socio Educativi per disabili gravi e il Coordinamento H insieme a tanti cittadini in Piazza Pretoria per protestare e per rivendicare “che gli invisibili diventino visibili” . Alcuni degli otto centri sono ormai chiusi da qualche anno, i pochi aperti resistono grazie alla generosità di privati cittadini e quella che era la nostra paura, che questa Amministrazione avesse deciso di non consentirne la riapertura è diventata una amara e triste realtà – così in una nota Maurizio Li Muli (PD) Consigliere PD e Presidente della Commissione Attività Sociali della V Circoscrizione – in questi anni i Centri hanno supplito alla totale mancanza di servizi residenziali socio educativi, che pur sono previsti dalla legislazione in materia e lo hanno fatto grazie a delle associazioni di familiari e attingendo a progetti finanziati con la Legge 328. E’ dal 2012 che chiediamo l’istituzione di un capitolo di Bilancio Comunale dedicato ai servizi semiresidenziali, sono anni che chiediamo la Consulta delle Persone Disabili ed un Garante scelto da quest’ultima e non dalla politica; sono anni ormai che chiediamo alla Regione Siciliana che l’attività dei centri venga inserita nei Livelli essenziali di Assistenza, che venga applicato art. 14 della Legge 328 sui Piani personalizzati e di rimodulare la Legge 11 consentendo alle Associazioni di Familiari di partecipare all’accesso ai contributi. Per non parlare del fatto che tutti i Comuni siciliani andrebbero commissariati per mancata attuazione dei Peba, i Piani sulla eliminazione delle barriere architettoniche. Oggi, ancora una volta sarò in piazza insieme a tutti loro – continua Li Muli – non solo come rappresentante dei cittadini di questa città, ma soprattutto in quanto familiare. Non è ammissibile e non è più consentito accettare quello che sta avvenendo in questa città nei confronti di una fetta di cittadini deboli. Il Consiglio Comunale di Palermo ha indetto una seduta straordinaria, speriamo che in quell’occasione possa essere preso un serio impegno per il prossimo Bilancio Comunale perché non c’è più tempo da perdere”.

“L’Amministrazione sembra sorda ad ogni appello ed è molto grave che Orlando non compia personalmente almeno un gesto di attenzione verso le famiglie che da tempo desiderano essere ascoltate dal proprio Sindaco” – spiega Carmelo Miceli, segretario provinciale Pd. “Per questo è indispensabile ed urgente un confronto fra il Sindaco e le rete dei Cse : ci vogliono soluzioni immediate per la situazione drammatica che vivono le persone con handicap in questa città affinchè abbiano pieno diritto di cittadinanza”, commenta la consigliera Pd Antonella Monastra.

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