San Berillo sfregiato dallo spray |Panvision: "Punire i colpevoli" - Live Sicilia

San Berillo sfregiato dallo spray |Panvision: “Punire i colpevoli”

Imbrattato con la vernice rossa il murales appena finito da Marco Guè in piazzetta delle Belle.

vandali in azione
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CATANIA – Indignazione massima e appello al buon senso dei Catanesi civili. Torna il vandalo con la bomboletta rossa. L’associazione Panvision -Ricreare San Berillo ha sporto denuncia contro ignoti oggi, presso il commissariato di polizia di piazza Teatro Massimo, contro il teppista che da oltre una settimana, a piede libero, imbratta e sporca il cuore del centro storico catanese.

Dopo la fontana dei delfini del XVIII secolo, le attigue panchine in marmo, il vandalo è passato a imbrattare il murales appena finito da Marco Guè in piazzetta delle Belle. Lo storico gattino “Silvestro” immortalato con gentilezza di pennello in un angolo della piazza è stato pasticciato con il solito spray rosso, senza alcuna giustificazione né logica.

“Apprezziamo gli sforzi dell’Amministrazione comunale per mantenere il decoro urbano della nostra città – spiega Gaetano Russo, presidente dell’Associazione – ma troviamo inammissibile abbassare la guardia contro tali atti di violenza nei confronti del nostro patrimonio artistico. La nostra azione a tutela delle bellezze del centro storico e della nostra città, a questo punto si farà più precisa e attenta. A San Berillo stiamo facendo un lavoro certosino atto a restituire questo borgo ai Catanesi e non possiamo tollerare che ci siano incivili, vandali e scellerati che girino di notte con bombolette spray, con l’intento di sporcare la città. Facciamo appello alle forze dell’ordine e a tutti i cittadini di buona volontà e all’amministrazione comunale per alzare il livello di guardia. Facciamo appello anche alle forze creative e operative della città affinché possano contribuire con noi in questa azione di evoluzione mentale e sociale rivolta a generare buone prassi attente al decoro e alla pulizia urbana.

Chiediamo infine, all’amministrazione di rilasciare i filmati delle telecamere di videosorveglianza agli inquirenti, che probabilmente sono riuscite a filmare l’accaduto lo scorso 26 maggio, in modo da perseguire senza esitazione chi si macchia di tali colpe. Piazza Teatro Massimo è ostaggio di gruppi di persone che fanno i loro bisogni in pubblico, sporcano i monumenti e spesso, come accaduto la scorsa notte di sabato si prendono a bottiglie in faccia in una faida tutta interna. La nostra denuncia è solo l’inizio”.

 

 


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