Voto a Marsala, 4 sospensioni nel Pd |Parrinello non potrà iscriversi - Live Sicilia

Voto a Marsala, 4 sospensioni nel Pd |Parrinello non potrà iscriversi

L'ex deputato regionale Antonio Parrinello

I democrat trapanesi dichiarano guerra a Sicilia democratica, "colpevole" di avere appoggiato Massimo Grillo. Per l'ex deputato, capo di gabinetto di Caleca, il divieto di riprendere la tessera. Fra i "sospesi" anche l'ex candidato alle primarie Giacalone.

PALERMO – Dopo le elezioni, gli stracci che volano. Il Partito democratico di Trapani dichiara guerra a Sicilia democratica, “colpevole” di avere appoggiato Massimo Grillo alle elezioni comunali di Marsala. Così, la commissione provinciale di garanzia del partito ha sospeso Luigi Giacalone, candidato alle primarie e iscritto al Pd a Paceco, Irina De Vita, Giuseppe Ferracane e Fanny Montalto, ma ha anche inserito il nome dell’ex deputato regionale Antonio Parrinello, attuale capo di gabinetto dell’assessore all’Agricoltura Nino Caleca, nell’elenco dei “non tesserabili”. Per i primi quattro il provvedimento è provvisorio, e dopo le elezioni sarà analizzato nel merito, mentre per il secondo – che già l’anno scorso non ha rinnovato la tessera – il divieto di tornare nel Pd è già definitivo.
L’accusa è, in sostanza, di intelligenza col nemico. “Giuseppe Ferracane ed Irina De Vita – annotano il presidente della commissione di garanzia Salvatore Cusenza e i consiglieri Concetta Vallone, Vito Caradonna e Vincenzo Rossello – non solo sostengono il candidato sindaco avversario ma si sono pure candidati a consigliere comunale nella lista Sicilia Democratica apparentata con questo; e così Fanny Montalto che è candidata con la lista Forza Marsala; mentre Antonio Parrinello svolge un ruolo di primo piano nella campagna elettorale di Sicilia Democratica”. Per Giacalone, invece, l’accusa è supportata da una dichiarazione rilasciata in campagna elettorale, quando l’ex candidato alle Primarie ha sostenuto pubblicamente Massimo Grillo, che andrà a sfidare al ballottaggio il candidato del Pd Alberto Di Girolamo. “Nessuno degli iscritti – si legge nel provvedimento – ha smentito queste affermazioni”. La dichiarazione di guerra, una guerra che va ben oltre i confini trapanesi, è recapitata.

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