Ars, un altro giorno | di ordinaria inutilità - Live Sicilia

Ars, un altro giorno | di ordinaria inutilità

Un'immagine d'archivio di Sala d'Ercole deserta

A Sala d'Ercole il governo risponde su atti ispettivi presentati dai deputati nel 2012. Alla presenza di un pugno di deputati.

Palazzo dei Normanni
di
4 min di lettura

PALERMO – Quando Dino Fiorenza presentò la sua interpellanza sulla formulazione dell’elenco degli idonei alla nomina di Direttore generale delle Asp, il presidente del Consiglio era Mario Monti e i creduloni di tutto il mondo aspettavano col fiato sospeso l’avvento del giorno in cui i Maya avrebbero previsto la fine dei tempi. Correva l’anno 2012, ed era il 12 dicembre. Due mesi dopo il presidente della Regione delegava l’assessore regionale alla Salute a rispondere. Ed eccola, la trattazione dell’interpellanza, all’ordine del giorno della seduta di ieri dell’Assemblea con in aula Lucia Borsellino, 909 giorni dopo la presentazione dell’atto ispettivo. Nel frattempo, come noto, i direttori generali sono stati tutti nominati da quel dì. Ma sì, che fretta c’è?

In attesa, insieme all’interpellanza di Fiorenza, erano anche un paio di atti ispettivi del deputato Salvatore Cascio, anch’essi risalenti al 2012, più una valanga di altre interpellanze successive. Se n’è parlato ieri a Sala d’Ercole, in un’Aula che non si riuniva dal 19 maggio, cioè da tre settimane. In quella circostanza si presentarono una manciata di onorevoli, si potevano contare sulle dita di due mani (o forse una). Dopo una così lunga vacanza (ben) retribuita un po’ di deputati si sono fatti vedere ieri dalle parti di piazza del Parlamento. Ma l’Aula si è andata pian piano svuotando, come racconta la cronaca dell’Ansa, e a un certo punto a Sala d’Ercole si contavano una quindicina di deputati in tutto. Tra i quali una new entry, Salvatore Giuffrida, subentrato al compianto Lino Leanza. L’altro nuovo inquilino di Palazzo dei Normanni, Gaetano Cani (subentra a Lilli Firetto), farà il suo ingresso a Sala d’Ercole la settimana prossima. Chissà quanti colleghi troverà. E chissà, se presenterà un’interpellanza, se riuscirà ad avere risposta prima della fine della legislatura.

L’Aula semideserta di ieri in fondo non fa neanche notizia. Quando all’ordine del giorno ci sono solo atti ispettivi la presenza media è sempre bassa, ma questo accade anche al Parlamento nazionale. Colpisce, e parecchio, nella cronaca della seduta di ieri, il livello clamoroso di arretrato. Tanto che la riunione presieduta da Giuseppe Lupo si è protratta per ore. Quasi surreale il primo intervento dell’assessore che doveva rispondere alla domanda su quali criteri il governo volesse adottare per la scelta dei manager (che all’epoca, 2012, si attendeva). “La squadra dei Direttori Generali è ormai completa”, ha osservato la Borsellino. E già. Il deputato Fiorenza s’è dichiarato soddisfatto. Probabilmente soddisfatto di aver almeno visto l’assessore.

Si passava poi all’interpellanza di Totò Cascio che chiedeva, anche lui prima del Santo Natale 2012, di sapere se si potesse aprire un centro per la riabilitazione in provincia di Agrigento. Tutto a posto, il centro c’è, a Ribera, lo si è deciso mesi fa, ha tranquillizzato l’assessore. “Sono lieto della risposta dell’Assessore, ma è una risposta che mi aspettavo qualche tempo fa”, si sente in dovere di aggiungere l’onorevole Cascio, che però, almeno, aveva già da tempo ricevuto un’informazione scritta dall’assessorato. Tanto che a quel punto il grillino Zito proponeva di trattare dapprima le interpellanze recenti, invertendo l’ordine. Non se ne faceva nulla e si andava avanti con gli atti ispettivi del cretaceo. Di alcuni non si ricordavano bene nemmeno gli stessi deputati che li avevano proposti: “Anche questa interrogazione è piuttosto datata, quindi andrò a memoria, per ciò che ricordo…”, metteva le mani avanti Giannina Ciancio dei 5 Stelle a proposito di un atto ispettivo sull’edilizia sanitaria, vecchio di un paio d’anni.

Quasi quattro ore di lavoro non sono state sufficienti a smaltire l’arretrato. C’erano 345 pagine di atti ispettivi all’ordine del giorno e si è arrivati a trattarne 180, si apprende dalla presidenza. Tanto che oggi l’assessore Borsellino è stata riconvocata da Lupo a Sala d’Ercole, in una seduta che di nuovo è stata tutt’altro che affollata (all’inizio della parte dedicata alle interrogazioni c’erano ben cinque deputati in Aula), per completare lo svolgimento di tutti gli atti ispettivi. E la situazione a quanto si apprende non è troppo diversa per le altre rubriche.

“È necessario che l’Aula riservi tempo allo svolgimento delle interrogazioni e interpellanze che rappresentano un’utile occasione di confronto tra i deputati e il governo, un momento di trasparenza e democrazia. E gli assessori si devono rendere disponibili”, commenta a Livesicilia il vicepresidente Lupo. Proposito condivisibile. Certo, potrebbe aiutare riunirsi un po’ più spesso. A maggio l’Aula è stata convocata la bellezza di due volte, tanto per dire. E considerato che di leggi se ne approvano sempre meno, poco o nulla negli ultimi due anni a parte le finanziarie, che si crei uno stallo anche per interrogazioni e interpellanze la dice lunga sullo stato di salute comatoso delle istituzioni regionali.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI