Il bar Recupero riapre |Nuova sede in via dei Nebrodi - Live Sicilia

Il bar Recupero riapre |Nuova sede in via dei Nebrodi

I sei nipoti del capostipite Franco Recupero rilevano il marchio dello storico bar di via Malaspina e "traslocano". Fra dieci giorni l'inaugurazione.

Dopo la chiusura in via Malaspina
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PALERMO – Aveva chiuso a novembre dopo alcune grane economiche. Adesso lo storico bar Recupero riapre, anche se in una nuova sede. Non più in via Malaspina dove Franco Recupero, il capostipite della famiglia, nel 1970 diede vita all’azienda che in poco tempo in città diventò punto di riferimento, ma al civico 56/E in via dei Nebrodi, dove la nuova generazione dei Recupero rialza la saracinesca, dopo uno stop di qualche mese.
La società riparte sotto la guida dei sei nipoti di Franco Recupero, con una nuova società che mantiene lo stesso marchio. Francesco, Silvia e Federico, insieme a Gianfranco, Mariangela e Marta, figli rispettivamente di Maurizio e Francesca Recupero, adesso raccolgono il testimone della storica attività di famiglia. “La nostra fonte di reddito da sempre è stato il bar – racconta Federico Recupero -. Abbiamo fatto l’università, o altri lavori, ma nulla era come ciò che abbiamo imparato ad amare sin da piccoli. Io, i miei fratelli e i miei cugini, vorremmo seguire le orme del nonno. Sappiamo che è una sfida, che sarà dura, ma noi ci daremo sodo e ci rimboccheremo le maniche”.
Un occhio al futuro e uno al passato. Il nuovo punto vendita, infatti, decisamente più piccolo in confronto allo storico bar di via Malaspina, rispetta l’originale per la tradizione che porta con sé. Rosticceria e gelateria saranno sempre il cavallo di battaglia, fino all’inedita veste “by night”, in linea con il profilo giovane della nuova gestione. Ciò che colpisce è la luce. Nei locali che ospitavano il wine bar Fellini, adesso gli operai, seguiti nei lavori dal geometra Pietro Mendola, sono al lavoro per l’apertura, che dovrebbe arrivare intorno al 20 giugno. All’interno si notano solo due colori, il bianco e il tortora, un banco gelateria con una scelta di ventiquattro gusti e due banconi per la rosticceria. Dietro le quinte il laboratorio nel quale tutto verrà realizzato a mano secondo l’antica tecnica artigiana di famiglia.
Ma il fil rouge con il passato non è mantenuto in vita solo dal cognome. Cinque degli storici dipendenti, infatti, sono stati inseriti nella nuova gestione, insieme ad alcuni nuovi. Gli altri, invece, erano già stati assunti a marzo da Chiara Recupero, figlia di Davide, che in primavera aveva aperto un altro punto vendita in viale Strasburgo, seguendo sempre i passi della famiglia. “È una grossa responsabilità avere un cognome così importante – spiega Federico -. Spesso non è facile sostenere questo peso nonostante sia un vantaggio. Per noi è una sfida, per crescere sicuramente e proseguire ciò che ci ha permesso di diventare un punto di riferimento in città”.
Il bar Recupero aveva già subito un duro colpo nel 2012, quando alla struttura furono posti i sigilli in seguito a una procedura fallimentare per un contenzioso con il condominio che ospitava l’esercizio commerciale. Poi la crisi e la chiusura otto mesi fa. Oggi invece si guarda al futuro, con una possibilità: “È probabile che Recupero riapra in via Malaspina, sono in corso trattative – dice Gianfranco Motisi, uno dei Recupero -. Abbiamo una storia di trent’anni e una clientela affezionata che si è dispiaciuta tanto quanto noi per questa uscita di scena. Mi aspetto il meglio per noi giovani, e per la mia famiglia, e che questa nostra iniziativa porti con sé tutto ciò che mio nonno ha costruito nella vita”.

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