"Due anni senza il mio Roberto | Un incidente l'ha portato via" - Live Sicilia

“Due anni senza il mio Roberto | Un incidente l’ha portato via”

Marina e Roberto

La lettera. "Tanta gente non capisce la fortuna che ha nel poter abbracciare ogni giorno le persone che ama".

Incidenti stradali
di
5 min di lettura

Quando penso che tra poco saranno due anni che Roberto, mio marito, l’amore della mia vita è morto, non riesco ancora a crederci. Vorrei solo potermi svegliare da questo incubo… e ricominciare a vivere, con lui, mano nella mano, la nostra vita insieme e renderla ogni giorno una “bella storia d’amore da vivere e da raccontare” . Quanti ricordi preziosi che conservo di me e Roberto e del nostro amore. Il mio amore per Roberto ed il suo per me è stato quello di due persone che hanno avuto la fortuna di trovare la persona che ti completa, l’altra metà di te che ti rende migliore e ti rende la vita meravigliosa. Ciò che mi ha conquistato fin da subito sono gli occhi, occhi limpidi e bellissimi di chi ha un animo nobile, pulito e leale e che non ti tradirà mai. Di lui mi ha colpito tutto, iniziando dall’aspetto fisico, che però conta relativamente poco perché non è tutto.

La qualità più grande e meravigliosa di Roberto è stato il carattere, il suo essere diverso da tutti gli altri ragazzi che avevo incontrato prima e dopo di lui, il suo sapere ascoltare, il sapermi far sorridere sempre, il suo esserci sempre e comunque, la sua riservatezza. E anche il suo sguardo intenso, il tono rassicurante della sua voce, le sue mani protettive….. insomma tutto…. Per lui io sono stata amore a prima vista, la sua Luna, quella famosa Luna cantata da Bennato, me lo ha sempre detto, è stato colpito dal mio modo di fare, dal mio carattere divertente e sincero, dal mio saper sdrammatizzare, insomma è stato colpito da me per come sono, mi ha scelto tra tante, e ha amato me con la mia fragilità, con la mia solarità e voglia di guardare sempre il bicchiere mezzo pieno e mai mezzo vuoto.

Penso che per innamorarsi ci si debba trovare sulla stessa lunghezza d’onda, e quando succede lo sai, dentro di te avverti che il cuore batte più forte e capisci che è la strada giusta e basta. Ci si sceglie, punto. Ci si ama con tutti i nostri pregi e difetti. Quando ami qualcuno e sei riamato, i momenti belli da conservare sono tantissimi, sono tanti piccoli attimi che insieme fanno e rendono la tua storia felice e speciale. Tra i giorni più belli conservo quello del nostro primo incontro, due giovani sguardi che si sorridono e parlano, seduti sopra uno scoglio, a mare nel caldo tepore di un pomeriggio estivo; poi il nostro primo bacio, e anche il meraviglioso giorno del nostro matrimonio; che grande felicità, ricordo che quando mi ha guardato in chiesa e mi ha alzato il velo mi ha detto: “sei proprio come avevo immaginato e sei bellissima”. Quanta gioia e gratitudine per questo amore, per questo sentimento che ho avuto la fortuna di vivere, e anche per l’affetto della nostra grande famiglia felice per noi che adesso mi è vicina e non mi abbandona.

Poi anche i giorni del nostro viaggio di nozze negli Stati Uniti, il nostro primo Natale da sposati, la nostra trepidante attesa di voler diventare genitori. La morte non aspetta, arriva anche se non sei pronta ad accoglierla, e ti fa venire una grande voglia di far vincere la vita. Saper vivere la Morte con la Speranza della Vita. So cosa sia il dolore per la perdita di una persona cara da quando ero adolescente, perché ho perduto mio padre per un infarto la notte di Natale del 1984 a soli 16 anni. Io e mio fratello siamo cresciuti senza papà, con una mamma che rimasta vedova giovanissima (aveva 44 anni) è stata tutto per noi ed è grazie alla sua forza e amore che siamo cresciuti bene e con sani principi. Poi c’è stato Roberto che ha consolato tutte le mie ferite e mi ha reso donna felice. La vita dona tanto ma può cambiarti in un attimo, può cancellare i tuoi sogni e la tua felicità in pochi secondi a causa della negligenza di uno. Questo incidente ha trasformato la mia vita di persona felice in vita di donna sola che deve trovarsi ogni istante un motivo per andare avanti. Roberto non doveva morire, Roberto non voleva morire, e io non volevo rimanere vedova e lui non voleva lasciarmi vedova. Ti senti tradito, perché avevamo tanti progetti e dovevamo fare un sacco di cose insieme. Tutto finito in un secondo. Con lui è morta una parte importante di me, ho perso mio marito e insieme a lui la speranza di diventare genitori insieme, ho perso l’entusiasmo e la mia felicità. Ma non ho perso la Fede.

Roberto e io siamo sempre stati persone di fede, nella nostra casa regnava l’amore vero, l’onestà e una grande pace. Se la morte ha un senso per chi resta, credo sia questo, quello di continuare a vivere con dignità, giorno dopo giorno e non mollare mai. Io sono un miracolo, per come è stata distrutta la macchina dovevo essere morta anche io, ed invece sono qui, e se sono viva devo essere forte, ho voglia ancora di credere al Bene e devo andare avanti e so che la forza dalla Fede deve prevale sulla voglia di chiudersi in se stessi e non fidarsi più degli altri. Piangi nel dolore e vivi la tua tristezza, ma sii artefice nella Fede della tua rinascita. Roberto ha fatto tanto bene in vita e anche con la sua morte che è stata un dono per molti con la donazione dei suoi organi. La morte è il più grande mistero della vita. Insieme al sentimento dell’amore. Roberto è stato un uomo giusto che adesso è un bellissimo angelo custode, una bellissima stella che da lassù brilla e sorride e protegge tutti noi.

Tanta gente non capisce la fortuna che ha nel poter abbracciare ogni giorno le persone che ama. Tanta gente continua a lasciarsi emozionare e trascinare dal superfluo, effimero, inutile…. Tanta gente è alla ricerca di una felicità materiale che non sarà mai “vera felicità”. Io vorrei solo poter vivere un “nuovo” giorno con te amore mio….e con quel figlio tanto desiderato…che non è mai nato per colpa di un incidente che si poteva evitare…

Marina Fontana Cona


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