Raccolta di firme contro le false coop - Live Sicilia

Raccolta di firme contro le false coop

Fa tappa a Palermo la campagna “Stop alle false cooperative”, promossa in tutta Italia dall’Alleanza delle Cooperative italiane

13 e 14 giugno
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2 min di lettura

PALERMO – Fa tappa a Palermo la campagna “Stop alle false cooperative”, promossa in tutta Italia dall’Alleanza delle Cooperative italiane, con l’obiettivo di raccogliere entro il 6 novembre 50mila firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare contro le false coop, che rischiano di macchiare l’immagine delle tante realtà impegnate in una cooperazione pulita.

I siciliani potranno firmare nello spazio che sarà appositamente allestito domani, sabato 13 giugno dalle 9,30 alle 13,30 all’Ipercoop Forum di via Pecoraino e il giorno seguente, domenica 14, agli stessi orari all’Ipercoop La Torre (via Torre Ingastone a Palermo) sempre a Palermo. Il loro sarà un contributo importante per un’iniziativa che già nel primo mese dal via ha raccolto 19 mila firme.

La proposta di legge depositata lo scorso aprile in Cassazione prevede, tra le altre cose, controlli più serrati e misure più severe per contrastare quelle imprese che utilizzano strumentalmente la forma giuridica della cooperazione, perseguendo in realtà finalità estranee a quelle mutualistiche.

“Coop Sicilia sostiene convintamente la legge di iniziativa popolare contro le false cooperative – dichiara Giovanni Pagano, direttore ASCC politiche sociali di Coop Sicilia – Siamo convinti che sia un fenomeno da contrastare con tutte le nostre energie, in particolare in questo difficile momento in cui le malefatte di pochi rischiano di rovinare il duro lavoro di centinaia di migliaia di soci cooperatori, che in tutto il Paese fanno quotidianamente della sana cooperazione non solo una occasione di lavoro ma una pratica di vita.”

“La battaglia dell’Alleanza delle Cooperative Italiane contro tutte le illegalità non finisce qui – evidenzia Filippo Parrino, presidente di Legacoop Palermo – La raccolta di firme è un tassello di una lotta che mette nel mirino il massimo ribasso nelle gare d’appalto, che significa mancato rispetto del contratto di lavoro, le infiltrazioni mafiose, grazie, all’applicazione del Protocollo di legalità già sottoscritto con il Ministero dell’Interno, il rafforzamento della partecipazione dei soci ai processi decisionali, il sostegno agli osservatori territoriali della cooperazione.”

 

 


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