Tra cantieri e alberi tagliati | Il malcontento dei commercianti - Live Sicilia

Tra cantieri e alberi tagliati | Il malcontento dei commercianti

Il Comune ha bloccato le motoseghe che da ieri erano al lavoro per tagliare i ficus in vista del cantiere per l'anello ferroviario, ma lo stop non frena i malumori degli esercenti.

palermo, i lavori in piazza castelnuovo
di
2 min di lettura

PALERMO – Commercianti di piazza Castelnuovo sul piede di guerra contro il taglio dei ficus in corso da giovedì nell’ambito dei lavori per la realizzazione dell’anello ferroviario. Le motoseghe sono state bloccate oggi dal vicesindaco, Emilio Arcuri, ma intanto basta poco per rendersi conto del malcontento che serpeggia tra chi vive uno dei cuori pulsanti di Palermo.

Transenne e mezzi pesanti fanno della piazza un cantiere a cielo aperto che “allontana i turisti – riferisce Mauro Aliotta, gestore di una gelateria – e gli stessi cittadini. A chi verrà ora la voglia di venire in questa zona a mangiare anche solo un gelato tra la polvere causata dalle motoseghe e il rumore assordante?”. Un interrogativo posto anche da altri esercenti della zona. Giada, che gestisce un bar, non riesce a trattenere il proprio disappunto: “Il venerdì è sempre stata una giornata con molti turisti, soprattutto in considerazione dell’arrivo al porto di ben due navi da crociera. Oggi solo una decina di persone hanno trovato il tempo e la voglia di fermarsi e consumare un pasto qui da noi. Questa situazione è davvero paradossale”.

Ma, al di là del calo dei fatturati e delle presenze, in tanti si scagliano contro i ficus secolari che hanno sempre contraddistinto piazza Castelnuovo. “In tante città, soprattutto del nord, c’è molta cura per gli spazi verdi urbani – dice Marina, impiegata in una gelateria -, qui invece assistiamo all’esatto opposto. A Palermo si abbattono alberi che hanno oltre cento anni e che rappresentano la storia di questa piazza e della cittadinanza”.

Lo stop al taglio degli alberi, così come richiesto a gran voce dagli attivisti del partito dei Verdi, presenti stamane, è giunto in extremis nella tarda mattinata di oggi, ed è stato comunicato con una nota. La sospensione, però, non ha potuto “salvare” i ficus che erano stati nel frattempo abbattuti. Soltanto due esemplari presenti sul lato destro della piazza sono riusciti a rimanere lì dove, dai primi anni del dopoguerra, erano stati piantumati.

“Ci chiediamo come un progetto finanziato dall’Ue – dicono i senatori Bartolomeo Pepe (Gal) e Paola De Pin (Gruppo misto) che annunciano una interrogazione urgente al ministro dell’Ambiente e a quello dei Beni culturali – possa prevedere lo scempio ambientale e urbanistico di una storica piazza”. “E’ uno sfregio quello fatto a Palermo – aggiungono – di cui interesseremo anche l’Europa perché ha finanziato il progetto. Secondo tanti progettisti gli alberi potevano essere salvati con le opportune modifiche, e invece siano stati abbattuti. E’ un fatto gravissimo che dimostra come siamo ancora all’anno zero in termini di progettazione ecosostenibile”. “Il progetto originario discusso con i cittadini durante un incontro con i progettisti e le istituzioni – concludono – non aveva previsto l’abbattimento della filiera storica che caratterizza esteticamente e urbanisticamente la piazza. Sindaco, vicesindaco e assessore nell’assemblea pubblica avevano illustrato a grandi linee il progetto, senza accennare ad abbattimenti”.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI