"Dopo Muos e trivelle, il condono | Governo Crocetta imbarazzante" - Live Sicilia

“Dopo Muos e trivelle, il condono | Governo Crocetta imbarazzante”

Fabio Granata

Fabio Granata stigmatizza il provvedimento che riapre la sanatoria edilizia del 2003. Cascio:"Decisione superficiale ma giusta". Germanà e Cimino plaudono all'iniziativa di Croce. Dura Legambiente: "Crocetta ritiri la circolare".

Regione-le reazioni
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PALERMO – “Dopo le trivellazioni e la difesa del Muos, ecco il condono edilizio: il governo Crocetta è imbarazzante e il Pd senza alibi”. Lo dice Fabio Granata, di Green Italia, stigmatizzando il provvedimento che riapre la sanatoria edilizia del 2003. “A qualche giorno dal voto – continua Granata – il governo siciliano riesuma un provvedimento di condono edilizio che fa fare alla Sicilia un ulteriore passo indietro e lascia allibiti. Bisogna mandare subito a casa questa giunta in mano ai peggiori interessi speculativi e che sta distruggendo la Sicilia”. “Il Pd non ha più alibi per il suo sostegno a questo governo imbarazzante e incapace: ora bisogna accelerare nella costruzione di un progetto politico alternativo a questa sinistra siciliana, succube di petrolieri, industriali e palazzinari. Altro che rivoluzione”.

Sul tema è intervenuto anche il coordinatore regionale di Ncd Francesco Cascio: “E’ inaccettabile che ancora una volta il governatore Crocetta su questioni delicate pertinenti al suo governo, come la materia del condono edilizio, dichiari con candore di non saperne nulla, ma non è il presidente della Regione? Ricordo a me stesso – aggiunge Cascio – che ben tre assessori di questa giunta sono intervenuti sulla materia in oggetto: la Lo Bello prima, la Sgarlata dopo, revocando il provvedimento della Lo Bello, e adesso Croce, che invece ripristina in sostanza il primo provvedimento, consentendo di fatto ai comuni di esaminare le pratiche sospese per permettere ai cittadini finalmente di regolarizzare le loro posizioni. In tutto questo tempo dov’era Crocetta?. Pur condividendo nel merito – sottolinea Cascio – il provvedimento dell’assessore Croce, perché disciplina definitivamente un questione rimasta in sospeso per ben tredici anni, nelle more di un’adeguata e armonica normativa nazionale e regionale in grado di offrire un chiaro indirizzo normativo ai Comuni, che, di conseguenza, nella confusione amministrativa si sono impantanati accantonando di fatto queste istanze, a danno dei cittadini rimasti in bilico per tanto tempo e a danno alle casse della regione che, pertanto, non ha potuto incassare gli oneri che sarebbero derivati dalla regolarizzazione delle suddette posizioni, non condivido affatto la tempistica. Un provvedimento – continua Cascio – come questo, assunto a pochi giorni dal voto, in Comuni dove insistono molte di queste situazioni edilizie, si presta a strumentalizzazioni e andava semmai intrapreso all’indomani dei ballottaggi, ma la cosa che sconvolge è che, come accade puntualmente su tutto, il presidente della regione dica ancora una volta con l’innocenza d’un fanciullo di essere ignaro della questione, come se invece di guidare la regione egli fosse il presidente di una società bocciofila. Questa gestione superficiale, inadeguata e schizofrenica – conclude Cascio – sta facendo colare a picco la Sicilia”.

“Un sentito plauso voglio rivolgere all’assessore Maurizio Croce”, così il deputato regionale Nino Germanà commenta la manovra firmata dal titolare del Territorio, della Giunta Crocetta, con cui vengono sbloccate le richieste di sanatoria edilizia del 2003. “Con questa misura si dà ai cittadini proprietari di costruzioni non regolari, in zone sottoposte a vincolo di inedificabilità relativa, l’opportunità di mettersi in regola, come la legge nazionale prevede. Cga e TAR si sono già pronunciati rispetto ai moltissimi ricorsi di privati, ai quali lo stesso assessore ha fatto riferimento, inerenti la mancata applicazione della sanatoria nella nostra regione. Nel recente passato, in giunta, si sono alternate sue omologhe che hanno oggi approvato, oggi revocato l’applicazione di una norma assolutamente legittima e in grado di venire incontro alle esigenze di moltissimi siciliani. Queste costruzioni nuociono al nostro territorio, degradandone l’ambiente, ma la situazione attualmente in essere non consente di modificare opportunamente le cose. Per tale ragione, il provvedimento va accolto positivamente: esso consente di uscire dalla condizione di impasse nella quale si versa da molto tempo e la sua applicazione costituirà un beneficio prima di tutto per il nostro ambiente. Agire in tal direzione, da parte dell’assessore Croce, è indice di oculatezza, buon senso e rispetto del territorio che con la sua delega amministra”, conclude il parlamentare.

“Esprimo grande apprezzamento per l’iniziativa dell’assessore Maurizio Croce che punta allo sblocco delle sanatorie edilizie per le aree di in edificabilità relativa – scrive in una nota il segretario regionale del Patto dei Democratici per le Riforme Michele Cimino -.. Si tratta di un atto forte che punta a far incassare alla regione ingenti risorse quali risarcimento per le opere realizzate. Sono convinto che il provvedimento era atteso da migliaia di cittadini che non hanno potuto beneficiare delle vecchie norme del 2003. Ora auspico che si ponga in essere un disegno di legge per il riordino delle coste siciliane. Occorrono norme certe per evitare gli scempi del passato”.

Dura la reazione del direttore regionale di Legambiente Gianfranco Zanna: “Mentre il presidente Crocetta cade dalle nuvole, o fa finta, e l’assessore Croce si rammarica di avere dovuto emanare la circolare (con la quale si sbloccano trentamila domande di sanatoria presentate nel 2003) ed è d’accordo con gli ambientalisti, chiediamo a questo Governo di recuperare un minimo di serietà. Chiediamo, quindi, che sia ritirata la circolare e che sia postata immediatamente in Aula la norma di interpretazione autentica del recepimento della sanatoria di Berlusconi per eliminare ogni equivoco sulla vicenda. Tra l’altro – conclude Zanna – la norma è stata depositata, già da tempo, in Parlamento dal gruppo del M5S. Il Governo regionale, dunque, non deve neanche faticare a scriverla”.

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