Guerra laboratori d'analisi-governo | Il Codacons: "Borsellino si dimetta" - Live Sicilia

Guerra laboratori d’analisi-governo | Il Codacons: “Borsellino si dimetta”

I titolari dei centri convenzionati: "All'ospedale Cervello non si possono compiere le analisi dal 6 giugno. Se è questa la Sanità pubblica e nel frattempo si penalizzano i privati, come faranno i cittadini?". L'associazione dei consumatori: "Rischio liste d'attesa bibliche. Siciliani umiliati". L'assessore replica: "Nessun taglio al budget, quello è un anticipo".

PALERMO – Un semplice foglio. Appeso di fronte all’ingresso del laboratorio d’analisi dell’ospedale Cervello, sta facendo infuriare, ancora di più, i titolari dei centri convenzionati. Dal 6 giugno, nell’azienda ospedaliera palermitana non è possibile effettuare esami clinici. Mancano alcuni reattivi. “Tutto tornerà normale già da lunedì”, assicura però il direttore generale Gervasio Venuti. Ma i titolari dei laboratori protestano: “Il governo continua a massacrarci e a ridurre il nostro budget, ma non è in grado, con le strutture pubbliche, di garantire un servizio essenziale ai cittadini”.

Il “massacro” dei laboratori sarebbe quello dovuto alla pubblicazione di un decreto dell’assessore alla Salute Lucia Borsellino, col quale si destina alle strutture una somma pari all’80 per cento del budget 2014. “Vogliono liquidarci” hanno tuonato i titolari dei centri. Mentre l’assessore ha spiegato: “Nessun taglio, quello è solo un anticipo”, ha detto in sostanza Lucia Borsellino.

Ma resta quel foglietto appesa sulla porta dell’Ospedale Cervello (nella foto). “A causa della mancanza di alcuni reattivi essenziali (creatinina, proteine totali, urea e bilirubina e altri) e alla impossibilità di evadere ordini già emessi da almeno un mese per indisponibilità di fondi sulle relative delibere, questo settore di Biochimica clinica non sarà in condizioni di eseguire routine di chimica clinica per i pazienti esterni che accedono agli ambulatori a partire dal 6/06/2015 e fino a quando non saranno disponibili i succitati reagenti”. Non ci sono i fondi per ordinare quelle sostanze, insomma, necessarie per le analisi. “Si è trattato – precisa il direttore generale Gervasio Venuti – di un piccolo disguido sugli ordini. Ma posso assicurare che da lunedì tutto tornerà alla normalità”.

Ma quel foglietto, in questi giorni, basta e avanza per scatenare l’ira dei privati convenzionati, che si sentono penalizzati dalle decisioni del governo. È il caso di Rosanna Marchese, responsabile di uno dei centri che si sono consorziati, dopo le norme introdotte prima da Russo e poi, leggermente modificate, dalla Borsellino. “L’assessore Borsellino – dice – è a conoscenza del fatto che gli ospedali pubblici non sono in grado di effettuare analisi di base come queste? Si continua a colpire il nostro comparto con tariffari esosi e tagli al budget, e adesso molti di noi sono pronti a chiudere. Ma a quel punto – insiste – mi chiedo come faranno i cittadini, se i servizi forniti dal settore pubblico sono come quelli”.

E i possibili disagi per i cittadini, legati al recente decreto dell’assessorato alla Salute sono stati paventati anche da un’associazione di consumatori come il Codacons: “Allarme salute in Sicilia. Ennesimo decreto spaccatutto dell’ Assessore Regionale alla Sanità Lucia Borsellino – si legge in una nota dell’associazione – con il quale in maniera retroattiva si riduce del 20% il budget delle prestazioni specialistiche territoriali in convenzione. Senza nessuna programmazione e rispetto per la legge l’assessorato alla salute della Regione Siciliana decreta di fatto la sospensione delle attività diagnostiche specialistiche facendo precipitare l’intero comparto in una crisi drammatica. Si prevedono – aggiunge il Codacons – licenziamenti degli operatori del settore e sicuramente l’implosione delle liste di attesa che diventeranno bibliche dovendo solo gli ospedali ed i servizi Asp provvedere a soddisfare tutte le esigenze. Il Codacons preso atto dell’assoluta incapacità gestionale di questo assessorato chiede immediatamente le dimissioni della Borsellino. Non si può più tollerare una condotta improvvisata e sprovveduta della nostra sanità con decisioni tragicomiche che offendono il buon senso e l’intelligenza di milioni di siciliani umiliati sempre più ogni giorno”.

Ma l’assessore ha replicato: “Il decreto “spaccatutto”, come definito in un comunicato stampa diffuso dal Codacons, in realtà non spacca nulla, – ha dichiarato Lucia Borsellino – al contrario punta a garantire ‘liquidità’ ai convenzionati che non ne hanno compreso lo spirito. L’aggregato per la specialistica convenzionata, infatti è la stesso dell’anno 2014 pari a 452.908. Nessun taglio è stato, fino ad oggi, stabilito. Dovendosi procedere (come previsto dalla legge) al confronto con le organizzazioni sindacali di categoria, peraltro già programmato, sui criteri di assegnazione dei budget da parte delle Asp alle strutture accreditate in sede di stipula dei contratti, si è ritenuto di avviare – ha aggiunto – l’erogazione delle somme e disporre, dunque, non un taglio del 20% come interpretato dal Codacons e dai laboratori, ma, al contrario, una anticipazione all’erogazione dei budget nella misura dell’80% rispetto al valore del 2014, al fine di poter lasciare un margine di risorse da poter assegnare in seguito con i nuovi criteri che scaturiranno dal confronto con le Organizzazioni sindacali”.


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