I difensori di Lo Miglio: |"Esclusi legami ai clan" - Live Sicilia

I difensori di Lo Miglio: |”Esclusi legami ai clan”

Riceviamo e pubblichiamo la replica inviata dagli avvocati Donatella Singarella e Ignazio Danzuso che assistono legalmente Salvatore Lo Miglio, destinatario di un provvedimento di sequestro preventivo.

La replica
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CATANIA – In riferimento all’articolo comparso oggi sul Vs quotidiano online, relativo al sequestro di beni immobili e di beni mobili registrati e conti correnti sequestrati al Sig. Lo Miglio Salvatore, ovvero ai suoi familiari, si ritiene doveroso segnalare quanto appresso, affinchè Vogliate doverosamente provvedere a darne adeguata diffusione.

In primo luogo si evidenzia che il sig. Lo Miglio non è affatto un soggetto pluripregiudicato, ma che reca un’unica condanna risalente all’anno 1981, per un fatto del 1980, e che per tale fatto lo stesso ha già ottenuto la riabilitazione, giusta provvedimento emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Catania.

Il sig. Lo Miglio dunque non ha mai subito condanne per fatti relativi alla partecipazione, tampoco esterna, ad associazioni criminali, o anche semplicemente per aver agito al fine di favorire dette associazioni, ovvero ancora agendo con metodi mafiosi.

Inoltre lo stesso non è mai stato recluso in carcere per il procedimento denominato Money Lender, ove peraltro non risulta affatto colpito da gravi indizi in riferimento alla sua partecipazione a sodalizi malavitosi. In effetti il G.I.P. presso il Tribunale di Catania, ha escluso che lo stesso avesse agito al fine di favorire consorterie malavitose, ed anche che avesse utilizzato metodi malavitosi. Tale provvedimento, ove si ribadisce è stato escluso qualsivoglia collegamento tra il sig. Lo Miglio ed associazioni criminali, impugnato dalla Procura della Repubblica di Catania innanzi al Tribunale del Riesame di Catania, è stato confermato anche da tale Autorità Giudiziaria.

Per quanto attiene poi agli immobili oggetto del sequestro è bene evidenziare che a fronte di una richiesta avanzata dal Questore e dalla Procura della Repubblica di Catania relativamente a svariati immobili, il Tribunale di Catania, sezione delle misure di prevenzione, ha disposto solo il sequestro parziale di tali beni.

Il valore degli stessi è ben lungi dalla somma, pari a €. 5.000.000,00 indicata negli articoli comparsi in data odierna, e, comunque si tratta di un sequestro preventivo, e dunque non di un provvedimento di confisca.

Ciò significa che lo stesso è stato assunto inaudita altera parte, e che conseguentemente ad oggi gli interessati non hanno ancora potuto rassegnare le proprie difese, che non tarderanno a giungere.

Si tratta peraltro di 11 immobili, e non già di 22 immobili, posto che parte dei cespiti sequestrati è in realtà rappresentato da garage di pertinenza degli immobili.

Per quanto attiene poi alle quote nominali di 3 società sequestrate al Sig. Lo Miglio è bene evidenziare che la somma complessiva di dette quote non giunge alla soglia degli €. 9.000,00, e che comunque, per quanto noto ai sottoscritti difensori, dette società non risultano in effetti essere mai state concretamente attive.

Venendo ai conti ed ai depositi oggetto del medesimo provvedimento ablativo, si tratta di conti che sono da ricondurre alla suocera del Sig. Lo Miglio, alimentato unicamente dalla pensione INAIL della quale la stessa beneficia, nonché in un secondo caso di un conto intestato alla moglie del medesimo sig. Lo Miglio, ed alimentato dallo stipendio dalla stessa percepito in qualità di dipendente della pubblica amministrazione, nonché ancora di un conto intestato alla figlia con un saldo attivo molto modesto, nonché infine di un conto intestato al figlio, con un saldo attivo di circa €. 6,00

In ultimo per quanto attiene ai beni mobili registrati oggetto del sequestro anche in questo caso non si tratta di lussuose automobili, ma esclusivamente di una Renault Scenic, di una Renault Koleos, e di uno scooter Honda Sh, dunque di comunissimi mezzi di locomozione necessari per gli spostamenti del nucleo familiare.

Tanto si riteneva doveroso comunicare.

Distinti saluti.

Avv. Donatella Singarella Avv. Ignazio Danzuso


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