MESSINA – Sono i giorni del caos calmo per il Messina, il cui futuro è ancora tutto da decifrare. Partiamo dalle certezze: Pietro Lo Monaco rispetterà la parola data nella conferenza fiume di ormai due settimane fa, iscrivendo la squadra al campionato di Serie D. Continuano però i contatti per trovare dei potenziali investitori capaci di mettere forze fresche in società, in modo tale da poter ambire al ripescaggio in Lega Pro. L’ipotesi della riammissione sembra quella più difficile, perché sarebbe legata alle tempistiche bibliche della Giustizia Sportiva nell’ambito dell’inchiesta “Dirty Soccer”.
Di nomi ed eventualità circa il futuro societario ce ne sono state tante, compresa quella che porta all’immobiliarista Roberto Saccà, che ormai da anni opera a Miami ma che è legato al Messina per le sue origini di Santa Teresa di Riva. Lo stesso Saccà non sarebbe neanche nuovo al mondo del calcio, visto che ricopre la carica di presidente del Miami United. Il nome vero e proprio su cui concentrarsi però non è ancora uscito, ma dai silenti ambienti societari traspare un cauto ottimismo circa la possibilità che il Messina disputi il prossimo campionato di Lega Pro.
Quindi c’è altrettanta fiducia affinché si reperiscano quei due milioni di euro necessari per allestire una squadra competitiva nella terza serie. A confermare questa tesi c’è anche la timida risposta data dal d.s. Fabrizio Ferrigno al Savona, intenzionata da ingaggiare il dirigente che però si starebbe già muovendo per il Messina del futuro che comunque vedrebbe sempre Pietro Lo Monaco come deus ex machina. Proprio in questo senso, non scema l’ipotesi di vedere Arturo Di Napoli sulla panchina giallorossa ma questi sono discorsi “da campo”, dimensione attualmente distante dal Messina.
