L'ammissione di Pulvirenti sotto interrogatorio: | "100 mila euro per tentare di comprare le partite" - Live Sicilia

L’ammissione di Pulvirenti sotto interrogatorio: | “100 mila euro per tentare di comprare le partite”

Ecco le ricostruzioni degli investigatori che stamattina, l'ormai ex presidente Pulvirenti ha chiarito davanti al Gip, durante l’interrogatorio di garanzia. Davanti al Gip, Di Giacomo, si sono presentati anche Cosentino e Impellizzeri. Delli Carri la settimana scorsa si è avvalso della facoltà di non rispondere. I difensori Grasso e Lattanzi: "Pulvirenti ha ammesso i contatti per alterare i risultati, ma è convinto che alla fine non hanno inciso sui risultati delle partite" . FOTO

calciopoli, scandalo senza fine
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CATANIA. Aggiornamento: La nota del Professore Giovanni Grasso e dell’Avvocato Fabio Lattanzi, difensori di Nino Pulvirenti. “Il signor Antonino Pulvirenti, che qualche giorno addietro si è dimesso da tutte le cariche sociali del Calcio Catania, ha chiarito oggi la sua posizione nel corso di un lungo interrogatorio dinanzi al giudice delle indagini preliminari, dimostrando in particolare la sua assoluta estraneità al fenomeno del calcioscommesse. Il signor Pulvirenti ha ammesso di aver avuto dei contatti con altri soggetti al fine di condizionare il risultato di alcuni incontri, e ciò al fine di salvare dalla retrocessione il Catania. Ha tuttavia manifestato la convinzione, anche alla luce della lettura degli atti, che tali contatti non abbiano avuto nessuna reale incidenza sull’esito degli incontri in questione”.

13.30 Tutti gli indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere tranne Antonino Pulvirenti e Pablo Cosentino. Il procuratore Giovanni Salvi, che alle 13 ha convocato una conferenza stampa, ha spiegato: “Il presidente Pulvirenti ha confermato che da Varese-Catania in poi le partite sono state oggetto d’acquisto: 100 mila euro per ogni tentativo di combine e lo avrebbe fatto per salvare la squadra”. Lo stesso Pulvirenti avrebbe detto che mai le partite sono state oggetto di scommesse.

ORE 10.30: Gianluca Impellizzeri si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ha parlato, invece, l’ormai ex Ad Pablo Cosentino rinnegando ogni addebito. Carmelo Peluso, difensore di Cosentino: “Il mio assistito si è dichiarato estraneo ai fatti contestai e se quanto si profila nell’ordinanza risultasse verità, allora Pulvirenti sarebbe un folle”. L’avvocato ha inoltre confermato le dimissioni dal ruolo di ad di Pablo Cosentino.

LA CRONACA. Decisioni, telefonate e, poi, gli incontri immortalati dalla Digos. Proprio quelli che, stamattina, il presidente Pulvirenti dovrà chiarire davanti al Gip, durante l’interrogatorio di garanzia. Era un network ben collaudato quello messo in piedi, secondo gli investigatori, nella “calciopoli” catanese.

Il sistema di “pagamento” ricostruito dagli investigatori non si limita alle intercettazioni telefoniche. Cruciali, infatti, gli incontri, soprattutto quelli in cui si ipotizza la cessione di denaro dai “catanesi” ai procuratori sportivi. Incontri che si tenevano in più momenti: le trattative, solitamente, avvenivano in un bar di Catania – a questi incontri “preliminari” era presente Pulvirenti – mentre lo scambio dei contanti era delegato al corriere – in diverse occasioni proprio il dirigente Daniele Delli Carri – che consegnava quanto pattuito. Quasi sempre in un luogo lontano da Catania.

La gelateria di piazza Lincoln

Questo sembra sia avvenuto in occasione della presunta compravendita di 3 dei 6 match finiti al centro dell’inchiesta “I treni del gol”: Latina Catania, Catania Ternana e Catania – Livorno. In occasione del match contro i laziali, che si sarebbe disputato il 19 aprile, le immagini scattate dalla Digos mostrano Nino Pulvirenti in un noto bar di piazza Lincoln mentre incontra Gianluca Impellizzeri, pare per garantirsi la somma da investire nell’acquisto dei giocatori, per assicurarsi un risultato positivo a favore del Catania. È il 13 aprile. Una chiacchierata veloce – i due arrivano alle 17,30 e vanno via alle 17.50 – e poi prendevano direzioni opposte.

Secondo gli investigatori, a quel punto, l’uomo di fiducia di Pulvirenti che si sarebbe occupato della consegna del denaro, in questa occasione Stefano Rantuccio – già amministratore della compagnia aerea ‘Wind Jet s.p.a.’, e attualmente responsabile del centro sportivo del ‘Calcio Catania’ “Torre del Grifo – Village” – parte per Cosenza dove è previsto lo scambio di denaro con Milozzi e Di Liuzzo, che sarebbe avvenuti il 15 di aprile. Da lì, il denaro sarebbe poi arrivato, il pomeriggio dello stesso giorno, presso lo svincolo autostradale di San Vittore, per essere consegnato a Fernando Arbotti.

Villa san Giovanni

A Villa San Giovanni, appena fuori dall’area dei traghetti, sarebbe invece avvenuto lo scambio di denaro per la partita Catania – Ternana del 24 aprile. Il giorno stabilito per la consegna, il 22 aprile, un presunto corriere, Rosario Spatafora, sarebbe andato a prelevare direttamente a casa di Impellizzeri, alle ore 08:30 circa, il denaro da consegnare, successivamente a Delli Carri.

Questo scambio sarebbe avvenuto, alle ore 09:00 circa, alla stazione di servizio Agip “Aci S. Antonio”, lungo l’autostrada CT-ME. Le immagini della Digos immortalerebbero l’auto guidata da Spatafora, una Mercedes classe ‘A’ grigia, in arrivo al rifornimento e la consegna del denaro a Daniele Delli Carri, giunto alla guida della propria auto, una Subaru. Le foto scattate successivamente immortalerebbero Delli Carri che, circa due ore dopo, scende a piedi dal traghetto a Villa S.Giovanni, per poi consegnare i soldi a Di Luzio e Milozzi.

Piazza Europa

Sarebbe il bar Europa, invece, il luogo dell’incontro per preparare la presunta combine in vista della partita Catania Livorno che si sarebbe disputata il 2 maggio. E’ qui che, il 29 aprile, dopo aver preso accordi telefonici, sarebbe avvenuto l’incontro tra Pulvirenti e Impellizzeri. I due si sarebbero visti intorno alle 16 per poi lasciarsi qualche minuto dopo: secondo la Digos Impellizzeri avrebbe avuto in mano una busta di plastica che, dopo aver salutato l’ex presidente, avrebbe sistemato nel bagagliaio della propria auto.

Secondo gli investigatori, fra il 30 aprile 2015 e l’1 maggio 2015, sarebbe avvenuta un’ulteriore consegna di denaro in quattro fasi distinte: la prima in una stazione di servizio Eni di Acireale. Qui, Impellizzeri e Pulvirenti si sarebbero incontrati il 30 aprile, intorno alle 20,45 e il primo avrebbe consegnato dei soldi al secondo. Successivamente, alle 21,20 circa l’ormai ex presidente si sarebbe recato ad Aci Castello, nei pressi del ristorante “La Ciccia”, e avrebbe consegnato il pacco a Delli Carri. Infine, la mattina del giorno successivo, intorno alle 05,15 Delli Carri avrebbe consegnato il denato a Di Luzio e Milozzi a Villa San Giovanni. I due lo avrebbe a loro volta dato ad Arbotti, poche ore dopo sempre presso lo svincolo di San Vittore, vicino l’Hotel “I tre pini”.

 


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