Mafia, processo a due imprenditori | Una condanna e un'assoluzione - Live Sicilia

Mafia, processo a due imprenditori | Una condanna e un’assoluzione

I due imputati, originari di Canicattì, sono accusati di avere mantenuto i contatti fra i boss di Palermo e quelli di Agrigento.

PALERMO - LA SENTENZA
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PALERMO – Uno assolto e l’altro condannato. È questo l’esito del processo che vedeva imputati per mafia due imprenditori di Canicatti.

Il giudice per l’udienza preliminare, Marina Petruzzella – il processo si svolgeva con il rito abbreviato – ha mandato assolto Antonino Di Gioia (difeso dall’avvocato Michele Giovinco) e condannato a quattro anni Diego Gioia. Secondo l’ipotesi della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, che ha retto solo in parte, Gioia e Di Gioia, rispettivamente di 35 anni e 30 anni, avrebbero curato i contatti fra l’allora capomafia agrigentino Giuseppe Falsone e Nino Rotolo, boss del mandamento mafioso palermitano di Pagliarelli.

Fu proprio imbottendo di microspie un box di lamiera davanti alla villa di Rotolo, dove il capomafia convocata i suoi uomini, che sarebbe emerso il ruolo dei due imprenditori. Il pubblico ministero aveva chiesto per entrambi la condanna a 8 anni di carcere.


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