Messina, tifosi contro Lo Monaco | Ancora incerto il futuro del club - Live Sicilia

Messina, tifosi contro Lo Monaco | Ancora incerto il futuro del club

La pazienza della tifoseria peloritana nei confronti dell'attuale patron è ormai finita da un pezzo. Nel frattempo prosegue la linea difensiva dell'ex dirigente del Catania e degli altri membri del club, coinvolti nell'operazione "I treni del gol".

MESSINA – I tifosi del Messina hanno dato il ben servito a Pietro Lo Monaco. Si è ormai rotto il rapporto tra la tifoseria e il patron giallorosso, dopo la clamorosa retrocessione in Serie D per mano della Reggina e il tira e molla sul futuro societario e non ultimo il coinvolgimento nell’inchiesta “I Treni del Gol”, la pazienza dei tifosi peloritani è ormai giunta alla conclusione. Sul web il coro è unanime contro il numero uno giallorosso, reputato il principale artefice di una stagione fallimentare senza dimenticare le critiche verso la città, accusata dallo stesso Lo Monaco di averlo lasciato da solo. Durante l’arco del campionato, però, quasi mai dalla curva si sono levati cori contro la proprietà ma anche questo fattore adesso è venuto meno, visto che due sere fa nei pressi dell’ex Teatro in Fiera i NOCS hanno apposto un pesante striscione dove si chiede a Lo Monaco di lasciare il Messina.

Il 30 giugno, indicato come termine ultimo della stagione sportiva, è trascorso senza che la proprietà comunicasse decisioni ufficiali, ma è chiaro che in una tale situazione il futuro societario passa in secondo piano. Intanto Lo Monaco insieme all’amministratore delegato Alessandro Failla e il direttore sportivo Fabrizio Ferrigno, stanno impostando la linea difensiva affidandosi all’avvocato Franco Passanisi, esperto di diritto sportivo. Dalla società trapela un certo ottimismo, anche perchè le criptiche intercettazioni che riguardano i dirigenti peloritani non sono minimamente paragonabili per contenuto a quelle che rigaurdano, ad esempio, il filone catanese dell’inchiesta. La Procura etnea intanto a inviato a Roma tutti gli incartamenti, affinchè il Procuratore Federale Stefano Palazzi possa aprire un procedimento a carico del Catania per poi accertare eventuali responsabilità dei dirigenti messinesi, ma nonostante la velocità invocata dal Presidente Federale Carlo Tavecchio non sono previsti tempi celeri.


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