Librino, il quartiere si ripensa |La rinascita parte dal basso - Live Sicilia

Librino, il quartiere si ripensa |La rinascita parte dal basso

Il quartiere grande come una città ha dimostrato questo: che esiste e vuole farlo oltre la cronaca. Una comunità sana e determinata che ha chiamato a raccolta le istituzioni per superare i luoghi comuni.

CATANIA – Un momento di condivisione e di proposta, con i cittadini che incontrano le associazioni, suggerendo a queste la strada giusta per migliorare la città. Perché non può prescindere da Librino il rilancio di Catania. Il quartiere grande come una città, ma soprattutto pulsante e vivo, oggi pomeriggio ha dimostrato questo: che esiste e vuole farlo oltre la cronaca e le pagine di giornale. Una comunità sana e determinata che ha chiamato a raccolta le istituzioni per superare i luoghi comuni e, attraverso il lavoro collettivo, affermare un’altra realtà.

Un percorso iniziato anni fa, con la redazione della Piattaforma per Librino, una serie di necessità segnalate dalle associazioni e dagli abitanti dell zona, corredate da richieste e proposte, di cui l’incontro di oggi pomeriggio all’Istituto comprensivo Angelo Musco ha rappresentato un momento importante. Nei vari tavoli attivati, ognuno focalizzato su un tema differente – dalla mobilità, all’abitazione, al verde, alla cultura – sono state discusse problematiche e stabilite le priorità per l rinascita del quartiere, alla presenza degli assessori Saro D’Agata, Luigi Bosco e Salvo Di Salvo.

“Questo è un luogo che ha un fermento di elaborazione politica che non si riscontra da nessun’altra parte – spiega Sara Fagone, della Cgil , una delle tante associazioni che hanno preso parte all’incontro – e dove, grazie al lavoro di rete, è stato fatto molto, non solo la Piattaforma . La giornata di oggi va oltre – continua: è anche un modo nuovo di fare la politica, un nuovo metodo. Oggi ci sono persone che, alcune per la prima volta, si sono riunite per discutere per la città, non solo per Librino”.

Tante le problematiche sollevate: la mancanza di luoghi di aggregazione, di luoghi di socialità, la necessità di migliorare il trasporto pubblico – “vediamo l’aeroporto dalla finestra – afferma qualcuno – ma per arrivarci dobbiamo prima raggiungere il centro” – e poi spazi abbandonati, che potrebbero essere restituiti al pubblico, assenza delle istituzioni, spine verdi incomplete.

Per questo, Librino si candida a quartiere ideale per usufruire del PON Metro. Secondo la rete di associazioni e sindacati della “Piattaforma di Librino” si tratta di un’area pronta ad accogliere le “azioni integrate di sviluppo urbano sostenibile” per risolvere il problema collegamenti e trasporti, quello della casa o riqualificare gli spazi aperti, per ridurre consumi energetici e per attivare la cosiddetta “inclusione attiva” degli abitanti attraverso il loro diretto coinvolgimento nella realizzazione degli interventi di recupero.

 


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