Cia e Confagricoltura: “Governo| regionale intervenga in fretta” - Live Sicilia

Cia e Confagricoltura: “Governo| regionale intervenga in fretta”

E' difficile situazione in atto nel comprensorio agricolo etneo in forte difficoltà a causa della mancanza di acqua nelle campagne, dovuta allo stato di agitazione del personale del Consorzio.

Consorzio bonifica 9
di
2 min di lettura

CATANIA – Ieri mattina, in Prefettura a Catania, alla presenza del vice prefetto Rosamaria, Monea, si è tenuto l’incontro tra organizzazioni di categoria, sindacati e vertici del Consorzio di Bonifica Catania 9, convocati per affrontare la difficile situazione in atto nel comprensorio agricolo etneo in forte difficoltà a causa della mancanza di acqua nelle campagne, dovuta allo stato di agitazione del personale del Consorzio e alla necessità di urgenti interventi di manutenzione. “Chiediamo con forza al Governo della Regione di intervenire per riportare alla normalità la gestione dei Consorzi e far rientrare qualunque forma di protesta che ostacoli la distribuzione di un bene come l’acqua e chiediamo, inoltre, un incontro urgente all’assessore regionale all’Agricoltura per discutere sia della velocizzazione del trasferimento delle risorse ai Consorzi di bonifica sia della legge di riordino dei Consorzi che, nonostante il nostro contributo di merito alla definizione di Statuto e del regolamento, pare si sia arenato”, dichiarano Giosuè Catania e Giovanni Selvaggi, rispettivamente vice presidente vicario della CIA etnea e presidente di Confagricoltura Catania.

“Oggi abbiamo fatto presente al rappresentante dello Stato come, anche per la stagione irrigua in atto, gli agricoltori stiano vivendo la più classica delle contraddizioni: gli invasi sono pieni ma ancora oggi, in ampie zone del territorio, le aziende agricole non hanno acqua per irrigare i campi e sono costrette, non solo a fare i conti con bilanci aziendali al limite della sopravvivenza, ma anche a pagare ruoli consortili per servizi insufficienti e per il mantenimento di strutture al limite della sostenibilità”, spiegano i rappresentanti di Cia e Confagricoltura.

“Per nessun motivo seppur nobile e comprensibile, specie in una fase di grande calura estiva, può essere interrotto il servizio di distribuzione irriguo, senza che maturi alcun intervento volto a ripristinare la normalità ed evitare il suicidio di un’agricoltura che non può definirsi moderna, se ogni anno è costretta a confrontarsi con l’esasperazione degli agricoltori e dei lavoratori, e affrontare le solite e risapute lacune senza che si assuma alcun intervento decisivo”, continuano i rappresentanti delle organizzazioni di categoria.

“Dispiace far notare l’assenza all’incontro di oggi di un rappresentante del Governo regionale, unico interlocutore che avrebbe potuto dare rassicurazioni volte a dipanare le preoccupazioni che oggi vivono i lavoratori e gli agricoltori della Piana di Catania”. “In circostanze difficili sia per le imprese agricole sia per le forme occupazionali, si pone l’esigenza di lavorare insieme, con senso di responsabilità, a difesa di un’agricoltura di qualità a sostegno della quale dovrà per forza esserci una pubblica amministrazione efficiente, con servizi qualificati, che garantisca con certezza i finanziamenti necessari per la programmazione degli interventi di manutenzione”, concludono i vertici di Cia e Confagricoltura.

 

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI