Iachini lavora sulle tattiche | Goldaniga studia da veterano - Live Sicilia

Iachini lavora sulle tattiche | Goldaniga studia da veterano

Il tecnico del Palermo non vuol perdere tempo nell'inculcare i propri dettami agli ultimi arrivati, a dispetto di tutte le frasi fatte riguardo l’ambientamento e gli insormontabili ostacoli legati alla lingua. Intanto il giovane difensore prova a guadagnare posizioni nelle gerarchie della retroguardia rosanero.

ritiro palermo 2015 - secondo giorno
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BAD KLEINKIRCHHEIM (AUSTRIA) – Primo giorno e subito tattica. Giuseppe Iachini non perde tempo nel voler inculcare i propri dettami anche (e soprattutto) agli ultimi arrivati, a dispetto di tutte le frasi fatte riguardo l’ambientamento e gli insormontabili ostacoli legati alla lingua. Non è così per il tecnico marchigiano, che sin dal primo giorno ha dato disposizioni ai suoi ragazzi, vecchi e nuovi arrivati, per i movimenti offensivi e difensivi. Bisogna automatizzare gli ingranaggi, per partire subito senza problemi. Questo è il mantra di Iachini, la cui intenzione è quella di avere sin da subito una squadra pronta a scendere i campo per giocare a memoria.

I ragazzini, intanto, dimostrano di apprendere bene. Goldaniga, nella prima seduta mattutina, è stato uno dei più attivi nel gruppo della difesa. Proprio il reparto arretrato è quello chiamato sin da subito a registrare quanti più automatismi possibili: nuovi elementi, alcuni giovani e senza esperienza in Serie A, con due possibili moduli da adottare anche a partita in corso. Tante le incognite per un Palermo che difensivamente non è stato eccelso nella passata stagione e che ha intenzione di migliorarsi ancora. Integrare chi non faceva parte del “meccanismo” dello scorso anno è una tappa fondamentale, farlo in fretta sarebbe l’ideale per il tecnico.

In attacco, invece, la vacanza di Belotti e Vazquez costringe Iachini a riformulare il proprio schieramento. È però qui che il mister si dedica maggiormente, perché lì davanti al momento ci sono tre ragazzi, due dei quali appena arrivati e alla prima esperienza in Serie A. In attesa di vedere cosa sanno fare col pallone Trajkovski e Cassini (che però si sono destreggiati in qualche palleggio nel consueto torello, ndr), ci si accontenta di renderli quanto più assimilabili agli ingranaggi che lo scorso anno han fatto brillare la stella di Paulo Dybala. E a fine seduta, come di consueto, tuffo nell’acqua gelata del fiume che scorre nelle vicinanze della Sportarena. Un defaticante in acqua per non staccare la spina troppo in fretta, così da poter ripartire dopo la pausa pranzo.


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