Li Calzi risponde ai 5 Stelle: |"Inesattezze sui fondi europei" - Live Sicilia

Li Calzi risponde ai 5 Stelle: |”Inesattezze sui fondi europei”

La nota dell'assessore con i numeri stanziati per il comparto.

PALERMO – “Ho letto, in questi giorni, diversi articoli di stampa in cui, a seguito di un’audizione parlamentare, alcuni parlamentari regionali del gruppo cinque stelle paventano che, nel prossimo programma 14/20, potrebbero essere residuali le risorse investite nel Turismo. Intendo precisare che quanto diffuso non è esatto o, comunque, non correttamente riportato”. Lo scrive in una nota l’assessore regionale al Turismo  Cleo Li Calzi.

“La Giunta di Governo – annuncia Li Calzi -, la prossima settimana, delibererà “ufficialmente” il programma 2014/2020 con le relative dotazioni, modificato anche a seguito delle osservazioni della CE ed in recepimento delle linee di indirizzo di cui alla DRG 81/2015 del 20/03/2015,. La decisione sulle dotazioni finanziarie ai settori di intervento compete, infatti, alla Giunta, su proposta del dipartimento Programmazione nella qualità di Autorità di Gestione. Posso comunque già anticipare che nel negoziato con la Commissione Europea è stata ben apprezzata l’impostazione del programma deliberata dalla Giunta ex DGR 81/2015 in cui il Turismo e i Beni Culturali sono asset di sviluppo strategico e quindi oggetto di congrua dote finanziaria. Il negoziato ha infatti determinato lo stanziamento di oltre 32 milioni per il “riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche attraverso la valorizzazione integrata di risorse e competenze territoriali” (e quindi risorse specificatamente destinate a supportare proprio lo sviluppo delle varie forme di turismo che caratterizzano la Sicilia in difformità a quanto paventato dai deputati M5S) e di 126 milioni da destinare al “miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale materiale ed immateriale”. Al fine di supportare la strategia di turismo digitale e la diffusione di innovazione nel settore è inoltre previsto l’accesso alla dotazione relativa all’OT 2 (99 milioni). Per le imprese operanti nel settore del turismo e dei beni culturali è data specifica priorità nell’ambito della dotazione dell’OT3 pari a 230 milioni”.

“Il Turismo ed i Beni Culturali – essendo stati declamati dalle Linee Guida per lo sviluppo di cui alla DGR 81/2015 – priorità strategica attingono altresì trasversalmente a tutti gli OT per un totale ben superiore ai 210 milioni dichiarati dai deputati M5S. Senza dimenticare l’investimento nel capitale umano e quindi nel necessario rafforzamento delle competenze e nel supporto allo start- up di nuove imprese giovanili nel settore del turismo presenti all’interno delle dotazioni finanziarie del programma FSE. La forte concentrazione delle risorse su alcune priorità – che gli stessi denunciano come “volontà di blindare le poche risorse” è inoltre uno dei cardini innovativi della Strategia Europa 2020 e quindi elemento obbligatorio per l’approvazione del programma. L’applicazione al FESR del principio di concentrazione ha richiesto di operare una scelta all’interno delle priorità in cui si articolano gli obiettivi tematici, nel rispetto dei vincoli di concentrazione tematica definiti dal Regolamento (UE) n.1301/2013. Nell’ambito del PO FESR Sicilia 2014-2020, inoltre, come richiesto dalla Commissione nel corso del negoziato, si è proceduto ad identificare un’efficace strategia di sviluppo che permettesse di mettere a sistema le risorse del programma su alcune priorità selezionate, onde evitare la polverizzazione degli interventi e la frammentazione della spesa avvenuta nel precedente periodo di programmazione. La valorizzazione turistica del patrimonio Culturale, Naturalistico ed Ambientale ha animato la riprogrammazione del nuovo PO FESR a partire dalla Deliberaz. di Giunta n.81 del 20/03/2015, consentendo un’efficace sinergia tra gli interventi e le risorse dell’obiettivo tematico 3, volto alla competitività delle imprese, con l’obiettivo tematico 1 dedicato all’innovazione e l’obiettivo tematico 6 specificatamente rivolto alla valorizzazione e tutela dell’ambiente delle risorse culturali e ambientali. La strategia, in linea con gli orientamenti della Commissione e con gli esiti scaturiti in fase di negoziato, è incentrata sulla valorizzazione del trinomio “Turismo Cultura ed Ambiente”, quale strumento di sviluppo territoriale, consentendo di declinare diversi temi d’offerta e di articolare le destinazioni turistiche attorno ad aree su ciascuna delle quali insistono grandi attrattori culturali, naturalistici ed ambientali UNESCO. Ciò consentirà di perseguire l’ obiettivo di una più efficace destagionalizzazione dei flussi turistici, puntando ad innovativi segmenti di mercato al fine di massimizzare il ritorno sul territorio delle risorse previste nell’ ampio quadro delle misure comunitarie e delle misure nazionali previste dagli strumenti di settore. L’ampia gamma dell’offerta turistica siciliana si arricchisce di nuovi prodotti innovativi quali ad esempio l’ospitalità diffusa e l’albergo diffuso che si inseriscono a pieno titolo nella nuova strategia di sviluppo turistico. Questo indirizzo è stato definito e perseguito in questi primo otto mesi dal mio insediamento, nella consapevolezza che i tempi per ridefinire la strategia per l’impiego dei fondi europei erano ristrettissimi e che tale ridefinizione fosse altresì assolutamente necessaria per determinare una sostanziale discontinuità con quanto avvenuto in passato, in considerazione dei risultati deludenti sia per quanto riguarda la quantità ed i tempi di impiego dei fondi, sia sulla loro efficacia e sulla capacità di determinare variabili di rottura in grado di invertire i cicli economici ed occupazionali della nostra Regione”.

Alla luce di queste considerazioni – conclude l’assessore -, infine, suscitano forti perplessità i contenuti delle dichiarazioni dei parlamentari regionali del Movimento Cinque Stelle, on. La Rocca e on. Ciaccio, che sembrano quantomeno approssimativi e dettati più dall’esigenza di provocare allarme e discredito sull’azione del Governo Regionale, senza invece alcuna attenzione al fatto che finalmente la Sicilia si è dotata di una visone strategica e anziché, come in passato, prevedere anche nel Turismo e nei BB.CC. finanziamenti “pioggia”, ha definito una strategia di intervento finalizzata a realizzare un concreto sviluppo economico ed occupazionale”.


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