D'Alia: "Riforma delle Province | o lasciamo il governo Crocetta" - Live Sicilia

D’Alia: “Riforma delle Province | o lasciamo il governo Crocetta”

Gianluca Micciché è il nuovo segretario dell’Udc in Sicilia: "Basta tirare a campare, Crocetta e Pd siano chiari, o si fanno le riforme o ciascuno per la sua strada".

Caltanissetta
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CALTANISSETTA– Gianluca Micciché è il nuovo segretario dell’Udc in Sicilia. Lo ha eletto questo pomeriggio il comitato regionale del partito che si è riunito a Caltanissetta. Micciché, 38 anni nisseno, deputato all’Ars dal 2012, prende il posto di Giovanni Pistorio. “Sono onorato per la fiducia che il partito mi dà e so che non sarà un incarico facile – ha esordito- ma accetto il nuovo ruolo con grande entusiasmo e voglia di lavorare per l’Udc e per la mia regione . La mia sarà una segreteria partecipativa – aggiunge – aperta a tutti, 3.0, intesa come l’abilità, nel nostro caso, di tornare a comunicare con la gente, di parlare la loro lingua, di ricreare quel collegamento tra Palazzo e cittadini, senza ponti levatoi, ma utilizzando la facile capacità di stare in contatto che la società di oggi ci offre”.

Ha preannunciato un congresso straordinario ed il consolidamento dell’alleanza con l’Ncd. “Nell’immediato – ha continuato Micciché – avvieremo il percorso per un congresso straordinario a ottobre. Un appuntamento che sarà preceduto da un tesseramento, così da rimetterci in ascolto con i territori. Abbiamo la necessità e la responsabilità di aprire una nuova fase politica dei popolari e questa nuova fase può partire dalla Sicilia. C’è un percorso iniziato con gli amici di Ncd – conclude il segretario regionale dei centristi – e che va completato: non possiamo rimanere un comitato elettorale, ma dobbiamo costruire insieme una proposta politica moderna e credibile”.

Non c’è andato morbido con il presidente Crocetta al quale ha dato una sorta di aut aut: “Basta tirare a campare, Crocetta e Pd siano chiari, o si fanno le riforme o ciascuno per la sua strada. Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, deve solamente dire se è in grado o meno di affrontare i problemi dalla Sicilia. Noi siamo pronti a qualsiasi risposta. Non ci spaventa nemmeno un ‘no’: lo capiremmo perché la sfida è titanica. Se, invece, Crocetta si sente in grado di proseguire questa esperienza di governo – ha concluso– allora noi siamo pronti a dare il nostro contributo come sempre. Siamo pronti a dare il nostro apporto per approvare entro la fine del mese la riforma delle province e siamo pronti per proporre alla giunta interventi fondamentali come la sburocratizzazione della Regione”.

Dure anche le parole del presidente dell’Udc Gianpiero D’Alia: “La ricreazione è finita. Ci sono delle riforme importanti da fare a cominciare da quella delle Province. Sono state alla base dell’accordo politico con gli elettori fatto con Crocetta e il Pd prima delle elezioni regionali.  Se salta quella delle Province noi non ci saremo piú. Chiediamo chiarezza al presidente della Regione. È finito il tempo dei teatrini e del circo Barnum. Il presidente della Regione Crocetta- ha aggiunto – ha l’obbligo morale con i siciliani di riferire in Aula all’Ars e chiarire che la sua azione, sulle vicende che riguardano la Sanitá, non è stata mai condizionata da rapporti di amicizia personali”. Sul nuovo assessore alla Sanitá, dopo le dimissioni di Lucia Borsellino, aggiunge: “Bisognerà trovare un nome che per qualitá morali e competenze sia allo stesso livello della Borsellino”.

“Nei confronti di Ncd – ha proseguito poi D’Alia – siamo coerenti con il percorso che ci ha visti insieme alle scorse elezioni europee. Riprendiamo da qui per costruire un nuovo soggetto politico aperto a tutti, moderno e funzionale. Bisogna partire subito, entro il 31 luglio. Abbiamo perso giá troppo tempo. Gli spazi esistono, la politica deve ritrovare la sua ragione pedagogica. Ci siamo abituati negli anni alla smart politica, che affronta i problemi in superficie e che non va a fondo sulle questioni che contano”, generando anche un peggioramento culturale nella societá”, conclude l’ex ministro.


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