"Palermo deve rinascere"| E Romeo attacca la teoria gender - Live Sicilia

“Palermo deve rinascere”| E Romeo attacca la teoria gender

Il cardinale ha parlato a piazza Marina durante la processione dell'urna con le reliquie di Santa Rosalia, chiedendo che Palermo torni "ad essere una città vivibile".

il discorso del cardinale
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PALERMO – Una Palermo bisognosa di rinascere, che deve lottare contro la corruzione che “puzza” e che deve fare i conti con la mancanza di lavoro, una sanità dai tempi troppo lunghi, la disperazione che costringe i migranti a sbarcare in Italia e, anche, “la messa in discussione della famiglia autentica con l’affermarsi di una visione antropologica distorta, che confonde l’identità sessuale dei bambini e dei ragazzi”. L’appello è del cardinale Paolo Romeo che questa sera, in una piazza Marina gremita di fedeli, ha rivolto il tradizionale discorso alla città dal palco montato davanti all’urna d’argento contenente le reliquie di Santa Rosalia.

L’ultimo atto dei festeggiamenti religiosi del Festino con la processione che, partendo dalla Cattedrale, è arrivata fino al mare per poi tornare indietro lungo corso Vittorio Emanuele. Un appuntamento a cui però, quest’anno, l’arcivescovo non ha preso parte, complice l’età avanzata: l’urna ha sfilato con l’ausiliare Carmelo Cuttitta e numerosi esponenti politici, militari e istituzionali. In testa il sindaco Leoluca Orlando, poi il prefetto Francesca Cannizzo, il questore Guido Longo, il presidente del consiglio comunale Totò Orlando, gli assessori Luciano Abbonato e Andrea Cusumano, il vicepresidente dell’Ars Giuseppe Lupo e vari consiglieri comunali.

Uno stuolo di autorità che, al momento del discorso, ha fatto da corona al presule che ha preso la parola dopo aver atteso il corteo in auto nella piazza. “Dando uno sguardo attorno a noi, alla nostra società e alla nostra cara Palermo, ci accorgiamo che essa ha bisogno di una vera e propria rinascita: la nostra città deve rinascere moralmente e spiritualmente”, ha detto il cardinale che, elencando gli effetti della corruzione, “riconducibili al primigenio peccato, quello dell’autoreferenzialità”, ha annoverato tra questi anche la teoria gender o, per la precisione, “la visione antropologica distorta che confonde l’identità sessuale dei bambini e dei ragazzi”, strappando un applauso (l’unico) alla piazza.

Romeo, che ha citato don Pino Puglisi e San Benedetto il Moro, facendo un appello anche alla tutela dell’ambiente, ha chiesto alla patrona “la sobrietà nei costumi, la semplicità di vita, l’onestà, l’amore per la nostra terra, la solidarietà, l’accoglienza. Solo così Palermo potrà rinascere, potrà tornare ad essere una città vivibile, dove è bello abitare e crescere i propri figli, dove tutti possano avere ciò che è loro necessario per una vita dignitosa e serena, dove la convivenza sia pacifica e amichevole”.

“Il richiamo del cardinale alla misericordia ha caratterizzato il Festino – ha commentato Orlando – ne sono conferma le forti parole sull’accoglienza dei migranti come atto di misericordia, come il riferimento a San Benedetto che è simbolo di misericordia verso chi è giunto a Palermo dal mare”.

 


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