Rota: "Catanesi danneggiati |dall'assenza di un piano regionale" - Live Sicilia

Rota: “Catanesi danneggiati |dall’assenza di un piano regionale”

L'intervento del segretario generale della Cgil di Catania.

Trasporti
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CATANIA – “Il parcheggio Amt di Fontanarossa è di certo un’occasione di lavoro importante per questa città, in particolare per i lavoratori che oggi sono al centro di difficili vertenze già avviate in Prefettura. Per questo la Cgil di Catania saluta questa scelta con soddisfazione. Catania è bisognosa di una politica dei trasporti accurata e concentrata sui reali fabbisogni della città e del suo tessuto economico, ma deve fare i conti con l’assenza di un piano regionale, e dunque di una visione complessiva che metta insieme porto e interporto. Quest’ultimo, per esempio, ha evidentemente fallito i suoi principali obiettivi, trasformandosi in un parcheggio di mezzi pesanti anziché in una infrastruttura nodale per la Sicilia.

Anche il sistema autostradale non può sfuggire all’esame dei cittadini siciliani; sulla Catania Gela si continua a morire tra l’indifferenza generale, la Catania Ragusa langue, la Catania- Siracusa- Gela arriva appena a Pachino. E c’é voluto il crollo di un pilone per tagliare in due la Sicilia e scoprire, nell’ottica dell’emergenza, che un treno più veloce che attraversi l’Isola è possibile, tanto che è stato allestito nel giro di pochi giorni. Come non chiedersi perché questo non sia stato fatto molti decenni or sono? Come non pensare alla copertura di interessi consolidati? Oggi il sindacato chiede che il treno attraversi la Sicilia in due ore; si tratta di un obiettivo possibile, assicurando finalmente un carattere di modernità alla linea ferroviaria.

In questo contesto, l’inaugurazione della darsena dei giorni scorsi a Catania è invece da considerare un passo avanti importante. Poche opere marittime in ambito nazionale possono vantare una contiguità territoriale così prossima nell’ottica di una piattaforma logistica intermodale. Porto, aeroporto, asse stradale, autostradale, stazione ferroviaria, terminal ferroviario di Bicocca, polo logistico dell’Interporto e mercato agroalimentare sono collocati tutti nel raggio di pochi chilometri.

La darsena consente di separare i passeggeri del turismo dal traffico commerciale. Non è certo la panacea, ma di certo rappresenta una marcia in più, e bisogna dare atto che il primo passo è già stato fatto: l’amministrazione comunale è riuscita a dare un’accelerata alla realizzazione delle ulteriori opere strategiche necessarie per migliorare la Rete infrastrutturale, riuscendo ad ottenere provvedimenti governativi concreti che, ce lo auguriamo davvero, potrebbero garantire la realizzazione delle opere in tempi certi. Peccato, invece, che un porto e un aeroporto come quelli di Catania possano essere stati collocati fuori dal regolamento europeo delle reti Ten T, a vantaggio di autentiche “cattedrali nel deserto”, che neanche potenzialmente possono aspirare, al momento, a risultati prossimi a quelli della logistica etnea.

Chiediamo dunque al commissario del Porto, Cosimo Indaco e, al sindaco Bianco, di proseguire nel portare avanti una politica di apertura del Porto alla città e nell’ambito del ragionamento del distretto Sud Est, che guardi sempre alle merci, al turismo e ai passeggeri in maniera integrata, consentendo al nostro Meridione di decollare e di marcare ancora di più la sua vocazione commerciale, mercantile e turistica che sono alla base della diversità positiva del Sud Est Sicilia”.

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