"Vacanze gratis in hotel e b&b" | Una coppia denunciata per truffa - Live Sicilia

“Vacanze gratis in hotel e b&b” | Una coppia denunciata per truffa

I due, di origini gelesi avrebbero trovato alloggio in un resort nel Marsalese per poi spostarsi in montagna, a Gratteri, dove sono stati raggiunti dalla polizia. Cosa che non gli avrebbe impedito comunque di dileguarsi poco dopo, rubando le chiavi della struttura.

PALERMO – Una vacanza rilassante al mare al Villa Carlo Resort di Marsala, poi un salto in montagna per godersi il fresco di Gratteri presso il B&B “La dimora dei frati”. Qui si è interrotta l’avventura di due giovani coniugi di Gela, per mano degli agenti del Commissariato di Cefalù, coordinati da Manfredi Borsellino.

Già perché i due, Ivano Fazzino di 27 anni e Luna Lucci, di un anno più giovane del marito – secondo l’accusa – pare avessero deciso di fare una vacanza low cost, truffando le strutture alberghiere in cui alloggiavano. La denuncia è partita dai proprietari dell’hotel marsalese, dove i coniugi, che portavano con loro anche il figlio di pochi mesi, avevano tentato di pagare il conto con una carta di credito priva di disponibilità. Successivamente, dopo aver manifestato l’intenzione di voler allungare il proprio soggiorno presso la struttura, si sarebbero dileguati, senza pagare, portando via le chiavi della camera e il telecomando del cancello centrale.

Sorpresi dai poliziotti durante la tappa madonita della “vacanza” i due in un primo momento hanno negato di essersi mai recati nel Marsalese, sostenendo di essere giunti a Gratteri in taxi dopo un periodo di villeggiatura a Catania. Sono stati tuttavia i movimenti registrati sulla piattaforma di prenotazioni online del Villa Carlo Resort a incastrarli. La coppia se l’è cavata con una denuncia a piede libero per i reati di truffa, appropriazione indebita ed insolvenza fraudolenta.

Denuncia che non è servita a impedire – secondo la ricostruzione degli inquirenti – che i coniugi Fazzino, questa mattina, lasciassero il B&B di Gratteri nel quale alloggiavano, dopo aver sì saldato il conto, ma senza pagare gli extra, per circa 50 euro e portando via, ancora una volta, le chiavi della camera e quelle del portone principale della struttura.


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