Trova lavoro dopo l'elezione | Ma ad assumerlo è la sorella - Live Sicilia

Trova lavoro dopo l’elezione | Ma ad assumerlo è la sorella

Il caso, segnalato dal presidente di Vivo Civile, Robotti, riguarda un consigliere comunale del Pd, Giovanni Geloso, a cui è stato accordato un rimborso per le assenze sul lavoro da oltre 4800 euro lordi per un mese. La replica dell'ex consigliere provinciale: "Si tratta dell'azienda di famiglia".

PALERMO – Lo strano caso parte da una determinazione dirigenziale del Comune di Palermo e riguarda un rimborso per le assenze sul lavoro da parte di un consigliere, Giovanni Geloso, in forza al gruppo del Partito democratico, di recente impiegato presso un’azienda che si occupa di sistemi elettronici. Azienda alla quale sono stati liquidati, per il periodo che va dal 28 gennaio al 28 febbraio, 4.858 euro per le assenze del proprio dipendente. Tutto ‘normale’, le assunzioni di consiglieri comunali dopo la loro elezione, pur con la consapevolezza che questi, per impegni istituzionali, dovranno essere assenti per buona parte del tempo, tra Consigli e commissioni (per questo il rimborso) sono consentiti. Ma a destare curiosità è una nota sulla determinazione che recita: “Considerato che l’amministratore unico dell’azienda risulta essere sorella del consigliere Geloso Giovanni, come si evince dalla medesima visura”.

A denunciare il fatto è stato il vicepresidente dell’associazione Vivo Civile, Marcello Robotti, non nuovo a segnalazioni di questo genere. “Da molto tempo mi occupo dei rimborsi dei consiglieri – dice Robotti – ma una dicitura del genere non l’avevo mai letta. Nel 2012, 2013 e 2014 Geloso non ha chiesto rimborsi, tanto che dai dati relativi alle sue dichiarazioni dei redditi risultano solo gli emolumenti percepiti dal Comune in quanto consigliere. Non si capisce adesso quali mansioni svolga, in una ditta che si occupa prevalentemente di allarmi, per percepire questo, che è un signor stipendio”.

Il tutto è perfettamente legale, in quanto ai consiglieri è consentito chiedere un rimborso per stipendi che non superino i due terzi della paga del sindaco, cioè i  6.733 euro lordi. Questo almeno fino a settembre, quando, in virtù della spending review approvata da Palazzo dei Normanni a fine giugno, la soglia scenderà a un solo terzo, quindi a 3.366 euro lordi. “Non è una questione di legalità o meno – Continua Robotti – ma di etica. Quale società assumerebbe un dipendente, anche se rimborsata, pur sapendo che questo dovrà assentarsi durante buona parte del tempo?”

“Non c’è nulla di anormale – replica da par suo il consigliere Geloso -. Negli ultimi cinque anni, in cui ho ricoperto anche il ruolo di consigliere provinciale, ho lavorato per Cefop e successivamente per Anfe, enti da cui non ho mai percepito un euro, tanto che c’è in corso un procedimento legale. Sono un geometra e pochi mesi fa, ho deciso di accettare un ruolo all’interno dell’azienda di famiglia, dove sarei potuto entrare come socio. In sette anni – continua – non ho mai chiesto un rimborso e comunque a settembre cambia tutto”.

Insomma, tutto secondo le regole, anche se va detto che nel caso in cui il consigliere fosse entrato in azienda come socio e non come dipendente non avrebbe avuto diritto al rimborso, che attualmente lo rende, visto l’importo (lordo) piuttosto cospicuo, senza dubbio un geometra fortunato.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI