Pugni, risse e aggressioni | La calda estate degli autisti Amat - Live Sicilia

Pugni, risse e aggressioni | La calda estate degli autisti Amat

Tre casi di violenza in meno di un mese. Un bollettino che suona come un segnale d'allarme, specie se si pensa che fa riferimento solo a episodi accaduti in pieno centro, sulle linee autobus più affollate del trasporto pubblico palermitano.

PALERMO - IL FENOMENO
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PALERMO – Tre casi di violenza in meno di trenta giorni. Un bollettino che suona come un forte segnale d’allarme, specie se si pensa che fa riferimento solo a episodi accaduti in pieno centro, sulle linee autobus più affollate del trasporto pubblico palermitano. Ultimo caso di questa preoccupante escalation quello che si è consumato in un mercoledì pomeriggio sul 101. Due ragazzi salgono sull’autobus ad una fermata nella centralissima via Libertà, altezza via  con una sigaretta accesa, venendo per questo richiamati all’ordine da due passeggeri di origine ghanese. Da qui l’aggressione da parte dei due palermitani che ha dato vita a una violenta colluttazione sedata solo dall’intervento della polizia.

L’episodio fa seguito ad altre due aggressioni che hanno visto, in entrambi i casi, come sfortunate vittime, gli autisti dei mezzi ed entrambe consumate in via Libertà. La prima risale al 25 di luglio, quando un giovane, “ignorato” a suo dire dal conducente, che non lo avrebbe visto aspettare l’autobus a una fermata a Partanna-Mondello, ha seguito il mezzo fino in centro, dove finalmente è riuscito a salire e a colpire il malcapitato dipendente dell’Amat con un pugno al volto. Identica sorte è toccata a un altro conducente, quello che il giorno di Ferragosto ha osato intervenire per sedare uno scambio furente di insulti, fermando il bus, l’affollatissimo 806, all’altezza di via Parisi per paura che il degenerare di quell’alterco potesse coinvolgere gli altri passeggeri. Risultato: otto giorni di prognosi, occhiali frantumati e un costato dolorante dopo i pugni dell’aggressore, che se l’è presa anche con le forze dell’ordine, prontamente intervenute. E proprio via Libertà e in particolare la linea 101, è il terreno di caccia preferito dai borseggiatori, come dimostra il colpo messo a segno ai danni di una ragazza lo scorso 21 luglio o gli arresti di febbraio, che hanno colpito dei veri e propri habitué del furto silenzioso.

Altro dato incredibilmente allarmante è quello relativo all’età degli aggressori, che sono sempre dei giovanissimi. In tutti e tre gli ultimi casi, infatti, i protagonisti, in negativo, della vicenda sono stati dei palermitani tra i 20 e i 24 anni. L’insieme di questi sintomi in un’estate da record per quanto riguarda la massiccia concentrazione di turisti in città, sono segnali di una malattia grave che affligge il trasporto pubblico cittadino, su cui tanto sta investendo, in denaro, ma anche in credibilità l’amministrazione comunale. Di certo c’è, infatti, che il susseguirsi di notizie del genere, specie se a corredo dei soliti luoghi comuni che storicamente pesano sul groppone di Amat, dai ritardi alle condizioni dei mezzi, giusto per citarne un paio, rendono molto poco appetibile l’offerta della partecipata del Comune agli occhi dei fruitori, che adesso cominciano a sentirsi anche poco sicuri.


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