La ricerca della fogna perduta | Trovati i tubi sfuggiti alle mappe - Live Sicilia

La ricerca della fogna perduta | Trovati i tubi sfuggiti alle mappe

Il cantiere aperto in piazza Castelnuovo all'incrocio con via Ruggero Settimo

Un nuovo cantiere tra piazza Castelnuovo e via Ruggero Settimo, interdetto anche ai pedoni, e con un obiettivo preciso: trovare una fognatura sfuggita alla mappatura perchè troppo datata. Così, dopo alcuni giorni di lavori in cui il traffico in centro ne ha risentito pesantemente. Oggi gli operai della Tecnis hanno rintracciato le tubazioni.

PALERMO – Un nuovo cantiere tra piazza Castelnuovo e via Ruggero Settimo, interdetto anche ai pedoni e con un obiettivo preciso: trovare una fognatura che per giorni è stata come uno di quei cimeli abbandonati in cantina da decenni e di cui nessuno ricorda nulla. Già, perché sotto la zona del teatro Politeama dovrà sorgere la nuova stazione dell’anello ferroviario: un treno che collegherà il centro al porto e, una volta completato l’anello, anche alla Fiera o alla stazione Notarbartolo. Una bella comodità per turisti e cittadini. Il problema però è che prima bisogna spostare le sottoreti: fognature, cavi elettrici o telefonici e tutto quello che si trova sotto il manto stradale, così da far passare la galleria senza intoppi.

Tutto semplice? No, perché dove sia la fognatura a piazza Castelnuovo, di preciso, nessuno lo sa. O meglio, fino a questa mattina non lo sapeva con certezza nessuno, finchè gli operai al lavoro dalla scorsa settimana, seguendo le indicazioni dell’Amap, non hanno trovato le prime tracce di tubazioni. Le condotte sono state realizzate nel tempo dal Comune e poi, via via, passate in gestione ad Amap ma per quelle risalenti a prima degli anni Ottanta non esiste una mappatura precisa. “Per quelle più recenti ci sono tutte le mappe – spiegano dall’azienda di via Volturno – per quelle più antiche le andiamo redigendo quando facciamo dei lavori di manutenzione o quando, come in questo caso, bisogna spostarle”.

Una situazione comune a molte altre aree della città, le cui tubature sono state realizzate diversi decenni fa e per le quali non esistono i tracciati. “Il problema era noto – dice Vincenzo Fleres della Tecnis – tanto che in sede di conferenza di servizi era già stato presentato dall’Amap. Per questo il progetto prevedeva la realizzazione di questi saggi che ormai sono alle battute finali”.

“I nostri tecnici stanno collaborando con quelli della ditta sin dal primo momento – assicurano da Amap – non c’è alcun contrasto. Con lo stesso sistema stiamo mappando anche le caditoie, che adesso sono di nostra competenza: man mano che le puliamo, andiamo redigendo le cartine”.

Dalla Tecnis negano allungamenti dei lavori o possibili costi aggiuntivi, o comunque considerano l’evento non “impattante”. O certamente meno rispetto al ritardo con cui sono iniziati i cantieri per via delle proteste relative al taglio degli alberi. Ma l’altro problema, non meno rilevante della collocazione della fognatura, è il periodo in cui vengono realizzati questi lavori, ovvero settembre quando scuole e uffici tornano in piena attività e la zona del Politeama diventa una delle più trafficate.

“I lavori non si possono fare solo d’estate – ribatte Fleres – né si può pensare di rinviarli di un anno”. Inoltre per ora si stanno solo spostando le sottoreti: i disagi aumenteranno sensibilmente quando verrà completamente chiuso il nodo per lo scavo della galleria. La fine dei cantieri è prevista per il 2017: da qui ad allora, agli automobilisti non rimarrà che armarsi di pazienza.


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