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Gli universitari: “Topi nelle aule” |Il rettore: “Stiamo per risolvere”

Gli studenti di Scienze della formazione: "Non siamo più disposti a passare le nostre giornate in un luogo senza finestre e poco curato". Lagalla: "Le aule saranno perfettamente funzionanti con l'inizio dell'anno accademico".

Scienze della formazione
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PALERMO – Edifici abbandonati a se stessi, disorganizzazione e senso di abbandono. Sono gli studenti di Scienze della formazione primaria a raccontare la situazione della loro facoltà, in seguito ai disagi sopraggiunti qualche mese fa. A causa del cedimento di uno dei piani dell’Albergo delle Povere, la struttura di corso Calatafimi che ospita gli studenti dell’università degli studi di Palermo, le lezioni si sono svolte tra i corridoi dell’edificio e le impalcature degli operai. E ora, a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno accademico, gli studenti non sanno quali saranno le aule destinate alla didattica.

Ci è stato proposto di utilizzare gli spazi del Teatro Gregotti, in viale delle Scienze, luogo in cui avevamo accettato di svolgere diverse ore di lezione e diversi esami perché ci siamo resi conto che la situazione d’allarme per l’instabilità dell’Albergo delle Povere aveva colto tutti impreparati – scrivono in una lettera le rappresentanti del corso di laurea -. Quest’anno non siamo più disposti a passare buona parte delle nostre giornate in un luogo senza finestre, poco curato, pieno di polvere, con i servizi igienici non solo maleodoranti ma anche otturati. Siamo costretti a svolgere lezione con i topi e con insetti di vario tipo”.

Non ci sta Roberto Lagalla, che respinge le accuse al mittente: “Gli studenti hanno ben poco da lamentarsi perché le lezioni non sono ancora iniziate e quindi è difficile fare una considerazione su strutture che non si conoscono”. Secondo il rettore la soluzione del caso è in dirittura d’arrivo: “Il prorettore all’edilizia insieme al prorettore alla didattica hanno affrontato con la scuola di Scienze umane e del patrimonio culturale il problema dell’allocazione delle aule e gli studenti troveranno le aule perfettamente funzionanti con l’inizio dell’anno accademico. Il problema non si pone”.


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