Multiservizi, Giorgianni: |"Salvaguarderemo i posti di lavoro" - Live Sicilia

Multiservizi, Giorgianni: |”Salvaguarderemo i posti di lavoro”

Il futuro della Multiservizi, colosso comunale delle manutenzioni, raccontato dal suo presidente, Michele Giorgianni.

CATANIA – Un nuovo inizio per la partecipata del Comune, una delle più grosse realtà aziendali catanesi. Ne è convinto il presidente di Multiservizi, Michele Giorgianni, dopo l’agognata approvazione del contratto di servizio con il Comune, di cui si attende solo la firma. “Finalmente – afferma – abbiamo cinque anni di tempo per poter programmare, organizzare e ristrutturare i servizi a Catania, consentendo all’azienda di fare i giusti investimenti, l’opportuna programmazione e soprattutto iniziare a formare i dipendenti, anche con delle possibili sinergie”. Come quella, alla quale Giorgianni pensa già da un po’, con l’Università di Catania, per esempio per quanto riguarda la formazione dei giardinieri”.

Una volta fimrato il contratto, il passo successivo dovrebbe essere quello di redigere il Piano industriale. Ci state lavorando?

Certo. Il Piano industriale è all’ordine del giorno e sarà fatto il giorno dopo la firma del contratto, per la quale si attendono i tempi tecnici e burocratici. Comunque, stiamo già lavorando alla sua redazione: ho fatto riunione con i responsabili di servizio ai quali ho chiesto di leggere attentamente il nuovo contratto e farmi avere un prospetto sia dei mezzi a disposizione dell’azienda, che degli uomini. Perché con il contratto di cinque anni ho la possibilità di comprare i mezzi di produzione, ammortizzarli e svolgere una serie di servizi. Spesso, infatti, sono questi a mancare, non solo gli uomini. Ad esempio, nella cura del verde dobbiamo riuscire, oltre a formare il personale, anche ad ottenere gli strumenti che possano consentire di svolgere il servizio in maniera moderna ed efficiente. Questo si può ottenere solo se si riesce ad accedere al credito, al leasing, a un’ammortamento dei mezzi di produzione che, con una continuità aziendale, garantita dal nuovo contratto, si riesce a porre in essere.

Quanto lavoro c’è stato per raggiungere questo traguardo?

Tanto, tantissimo. E da parte di tutti. Lo dimostrano i bilanci 2014 e quello del 2015 chiusi in attivo e la firma del nuovo contratto. Oggi, il passo che dobbiamo fare, è arrivare alla normalità: fare diventare Catania Multiservizi un’azienda che riesce ad essere efficiente. Chiaramente, il nostro modello non sarà mai la Svizzera, ma una realtà virtuosa italiana. Una caratteristica che dovrà garantire il management dell’azienda.

Qual è lo stato di salute di Catania Multiservizi. Il peggio è passato?

Diciamo che non siamo totalmente fuori dal deserto ma che ci siamo riempiti una capiente borraccia di acqua che ci consente di attraversare questo deserto con la ragionevole certezza che ne verremo fuori.

E il rapporto con il personale?

Questa azienda è parte della città e ne rappresenta tutti gli aspetti. Il personale ha sofferto e i contratti di solidarietà pesano, ma è stata un grosso sacrificio fatto per salvare l’azienda. Che è appesantita dalle assunzioni fatte negli anni, ma la salvaguardia del posto di lavoro, l’abbiamo garantita nei momenti difficili e continueremo a garantirla.

Il contratto garantisce condizioni economiche stabilì?

È presto per dirlo. Bisogna studiarlo bene. Oggi posso dire che, per l’ultimo anno di mio mandato, ho intenzione di azzerare o comunque diminuire fortemente le spese indirette, cioè tutto quello che non porta reddito, e trovare soluzioni alternative. Attraverso il piano di riordino delle partecipate questo potrebbe accadere: il mio alleato maggiore, in questo momento, è il Comune. In ogni caso, l’azienda è salva.

Insomma, ancora non si può procedere alla programmazione?

Procederemo non appena firmeremo il contratto. Occorre giusto il tempo per attrezzarci ma è chiaro che, nel momento in cui apporremo la firma, dovremo avere un piano industriale.

Quale il passo imprescindibile?

La formazione dei dipendenti che devono saper fare tutto. Se stanno fermi la città perde, invece occorre che il personale sappia fare tutto: è importante per l’azienda, per la città, e per gli stessi dipendenti.

Un’approvazione a qualche giorno da suo matrimonio. Un bel regalo?

Direi di sì. E devo davvero ringraziare tutti: i consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, all’assessore Girlando, che si è speso tantissimo e ha dato il meglio. Ma il più grande ringraziamento va ai dipendenti che mi sono stati accanto in questo percorso, anche nei momenti più difficili e realmente hanno letto nei miei occhi la voglia di cambiare che, in larga parte, hanno condiviso.

 

 

 

 

 

 


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