MESSINA – Scoppia la polemica nel Pd siciliano per le posizioni divergenti sulle coppie omosessuali. Il consigliere comunale di Messina del Pd Nicola Cucinotta ha scritto difatti su Facebook nei giorni scorsi dei messaggi espliciti contro le coppie omosessuali sottolineando: “Il popolo civile e cristiano alzi il capo, reagisca, non si lasci imbavagliare o trascinare dagli eventi. Per quanto mi concerne, meglio essere definito “omofobo” “razzista” “troglodita”, piuttosto che “sessista”, anziché “peccatore”, “ipocrita” e “sodomita”. Pur tuttavia, nonostante le avversità riscontrate, continuerò e persevererò a sostenere talune battaglie, che pur risultando, per taluni, troppo conservatrici, discriminatorie e fuori moda, orgogliosamente ammetto che mi vengo dettate dalla coscienza. Sì a uguali diritti a tutti gli esseri umani. Si alla famiglia tradizionale, si al matrimonio tra uomo e donna, si al diritto di ogni bambino di avere un padre ed una madre “soltanto”, si all’educazione come diritto naturale dei soli genitori”.
Non si é fatta attendere la replica del segretario regionale del Pd Fausto Raciti che ha risposto: “Non c’è posto nel Pd siciliano per chi usa toni offensivi, omofobi e razzisti. Ho già chiesto al presidente della commissione regionale di garanzia, Giovanni Bruno, di acquisire tutte le informazioni e di assumere le decisioni conseguenti a cominciare dalla sospensione che ha già effettuato”.
*Aggiornamento 30/9
“Voglio chiarire il senso delle affermazioni apparse su facebook e fugare ogni dubbio”. Lo dice il consigliere comunale del Pd Nicola Cucinotta che aveva scritto frasi contro i matrimoni omosessuali su facebook e ieri il segretario regionale dei democratici, Fausto Raciti, aveva chiesto la sua sospensione. Oggi esponenti dell’Arcigay hanno occupato l’aula consiliare annunciando denunce. “Ritengo utile sottolineare che da tempo sono preso di mira sui social e offeso dal presidente dell’Arcigay – scrive Cucinotta – da tanti falsi buonisti e da taluni sostenitori del sindaco di Messina. Ma io non sono né omofobo né razzista né troglodita né sessista. Perché un credente come me non può e non deve essere tale. L’eventuale provvedimento di sospensione proposto è oltremodo inopportuno e sono certo che la Commissione di garanzia del Pd lo respingerà. Auspico un immediato incontro con Raciti per chiarire personalmente la mia posizione”.
(ANSA)
