Fumata bianca all'aeroporto | Mistretta nuovo ad della Gesap - Live Sicilia

Fumata bianca all’aeroporto | Mistretta nuovo ad della Gesap

Il nuovo ad di Gesap Giuseppe Mistretta

E' l'ex presidente della banca Don Rizzo il nuovo ad della società che gestisce lo scalo. Esce di scena a sorpresa Tommaso Dragotto. L'attacco della Cgil: "Mancano le donne". Cisal: "Meglio giudicare sull'operato".

PALERMO – Fumata bianca in casa Gesap. L’assemblea dei soci della società di gestione dell’aeroporto Falcone-Borsellino di Punta Raisi, infatti, ha scelto Giuseppe Mistretta, 52 anni, già in passato consigliere (1999-2000) e presidente (2000-2002) della Gesap, come quinto componente del cda e nuovo amministratore delegato. Proposto dalla Provincia, il nome è stato condiviso anche dal comune di Palermo.

Non è un mistero, infatti, che Mistretta sia stato nominato in passato nel cda della società che gestisce il Falcone-Borsellino proprio da Leoluca Orlando. Scartato, a sorpresa, il nome di Tommaso Dragotto, scelto in un primo momento dalla Provincia, ritiratosi per le polemiche sui requisiti e poi tornato in campo: sull’imprenditore però non si è registrata la convergenza dei soci. Mistretta invece è stato eletto all’unanimità, mettendo d’accordo tutti e riportando, almeno per il momento, serenità nello scalo che da qui a breve si appresta al nuovo braccio di ferro con Enac per i tempi entro cui realizzare gli investimenti. Mistretta è stato anche vicepresidente dell’Orchestra sinfonica siciliana e vice presidente della federazione siciliana delle banche di credito cooperativo.

“Con questa designazione si conclude la fase di rinnovo del cda Gesap, a cui spetteranno compiti importanti per migliorare le già buone performance della società – ha affermato il commissario della città metropolitana di Palermo, Manlio Munafò – L’auspicio è che tutto il Cda, in maniera unitaria e condivisa, possa portare a termine i processi di sviluppo in essere ed attivarne di nuovi”. “La designazione di Giuseppe Mistretta – ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – costituisce un tassello importante per rafforzare la governance della Gesap. La società sta attraversando un momento ricco di straordinaria potenzialità, non soltanto con riferimento alla tenuta economica finanziaria dell’azienda, ma anche come strategica porta di accesso economico e turistico della realtà palermitana e dell’intero territorio siciliano”. Nel corso del Consiglio di amministrazione, è stato confermato alla carica di presidente Fabio Giambrone e nominato vicepresidente Giuseppe Todaro. A completare il quadro dell’organo di governo della società, confermati anche i consiglieri Giovanni Scalia e Giorgio Di Marco.

CGIL: “NIENTE DONNE”

“Siamo rammaricati e sorpresi nell’apprendere che nel cda della Gesap appena completato non sia presente nessuna donna”. Lo dichiara il segretario della Cgil di Palermo Enzo Campo, che a luglio, in occasione delle prime nomine del nuovo organo di governo, aveva già sollecitato con una nota l’assemblea dei soci della Gesap ad applicare la legge, ovvero a tenere conto del criterio, secondo la Cgil assai importante, del riparto tra i generi previsto dal Dpr 251 del 2012. La Cgil invierà adesso una comunicazione al ministro delegato per le Pari opportunità segnalando l’omissione. Il decreto prevede che, a partire dai rinnovi successivi al febbraio 2013, tutte le società non quotate, controllate dalle pubbliche amministrazioni, debbano adeguare gli statuti per garantire l’equilibrio tra i generi per tre mandati consecutivi a partire dal primo rinnovo. Per il primo mandato, al genere meno rappresentato deve essere garantito almeno il 20 per cento e per i successivi due rinnovi fino a un massimo del 33 per cento. “Da istituzioni democratiche quali quelle che compongono l’assemblea dei soci, sempre così solerti a tenere conto al loro interno del rispetto per la parità dei generi, non ci saremmo aspettati una mancanza di questo tipo per le nomine ai vertici dell’aeroporto di Palermo – aggiunge Enzo Campo – Sono stati eletti dieci uomini. Non c’è neanche una donna né tra i cinque componenti del cda né tra i cinque membri del collegio sindacale. Segnaleremo quella che noi riteniamo un errore politico, oltre che un’occasione sprecata, al Ministero per le Pari opportunità”. “La Gesap – continua Enzo Campo – che al 97 per cento è controllata da amministrazioni pubbliche, avrebbe dovuto adeguarsi al regolamento. Rileviamo, tra l’altro, anche la mancanza del collegio sindacale, che avrebbe dovuto vigilare sul rispetto della normativa anche al proprio interno. Ricordiamo inoltre che nell’ottobre del 2014 il consiglio comunale con una delibera ha invitato tutte le sue partecipate ad adeguare gli statuti al Dpr in questione”.

CISAL: “MEGLIO GIUDICARE SULL’OPERATO”

“La Cgil denuncia il mancato rispetto delle quote rosa all’interno del cda di Gesap – dice Gianluca Colombino, segretario Cisal – noi preferiamo piuttosto valutare l’operato dei consiglieri giorno dopo giorno, prestando attenzione ai provvedimenti che delibereranno. Le quote azzurre, rosa, fucsia o arcobaleno ci appassionano poco, molto meglio vigilare come sempre abbiamo fatto negli ultimi anni sulle delibere di una società partecipata da enti e istituzioni territoriali locali, plaudendo o contestando la natura di ciascun singolo provvedimento e le ricadute sulla cittadinanza e sui lavoratori dello scalo. Per il momento comunque formuliamo i nostri auguri al dottore Mistretta, garantendo sin da ora un leale e maturo rapporto di confronto sui tavoli di discussione”.

L’ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE FIORI D’ACCIAIO

“È stato molto importante aver completato il processo di nomina, non solo per la città di Palermo, ma anche per il resto dell’isola e per il territorio nazionale, essendo l’aeroporto palermitano il collegamento privilegiato tra la Sicilia ed il continente – scrive l’associazione -. Peccato che l’assetto così formato sia gravemente in contrasto con l’ordinamento nazionale e regionale e in particolare con i più basilari principi di parità uomo-donna. Un modello così tanto evoluto e civile da essere in lampante violazione della normativa di cui alla legge 120/2011, ai sensi della quale negli organi amministrativi e sindacali delle società partecipate, come la Gesap, il genere meno rappresentato deve ottenere almeno un terzo dei propri componenti, pena, ai sensi del D.P.R. 251/2012, la decadenza degli organi medesimi”.

 


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