"Nel 2015 più risorse per i teatri" | Li Calzi: "Ma il futuro è incerto" - Live Sicilia

“Nel 2015 più risorse per i teatri” | Li Calzi: “Ma il futuro è incerto”

L'assessore regionale al Turismo: "Abbiamo deciso di aumentare gli stanziamenti perché è un settore che produce Pil e occupazione. Ma sui finanziamenti futuri grava l'incertezza del bilancio del 2016 della Regione".

La festa del'unità
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PALERMO – “In un bilancio di soli tagli siamo riusciti ad aumentare i contributi per i teatri. Ma non siamo ancora in grado di eliminare l’incertezza sui finanziamenti futuri, visto che lo stesso bilancio del 2016 della Regione è ancora molto incerto”. L’assessore regionale al Turismo Cleo Li Calzi è intervenuta alla festa dell’Unità in occasione di una tavola rotonda sul futuro dei teatri siciliani. Presente anche il sovrintendente del Teatro Massimo Francesco Giambrone e il direttore artistico Vito Meccio.

“Abbiamo deciso – ha spiegato la Li Calzi – di aumentare gli stanziamenti per i teatri perché abbiamo considerato che questi producono Pil e occupazione”. Una spesa che nel 2014, ha riferito il moderatore del dibattito Luca Mazzone, per il 97 per cento è stata destinata ai teatri pubblici e solo il tre per cento ai privati. “E quelle spese – ha aggiunto l’assessore – per la quasi totalità riguardano i costi per il personale. Quando mi sono insediata ho trovato teatri gravati da anni in cui si è aumentato a dismisura il personale, insieme ai debiti. Noi abbiamo invertito questa tendenza”. E il riferimento va all’istituzione, prevista nella scorsa finanziaria, del Fondo unico per lo spettacolo (Furs): “Adesso i teatri – ha spiegato Cleo Li Calzi – se vogliono ricevere finanziamenti devono stare dentro paletti molto precisi. Sembra una impresa impossibile e invece le cose stanno cambiando. Da adesso i finanziamenti non verranno assegnati in base ai contributi storici, ma solo in base al fabbisogno previsto da un preciso piano industriale”.

“Le risorse per i teatri – ha detto Francesco Giambrone – sono state tante, tantissime nel passato, e sono state spese male. Adesso sono diventate poche. Ma più che l’entità credo che il problema sia legato alla incertezza di queste risorse. Io guido una realtà che dà lavoro a 300 persone. Fino a pochi giorni fa non sapevo nemmeno quanti soldi avrebbe concesso la Regione, mentre ancora non sappiamo quanto darà lo Stato per il 2015. Così è difficile lavorare e programmare. L’ideale sarebbe conoscere i finanziamenti previsti per il triennio successivo. Ma questo non accade mai”. “Certamente – ha replicato l’assessore Li Calzi – quello sarebbe l’ideale. Peccato che l’incertezza non riguardi solo i teatri, ma l’intero bilancio della Regione. Ad oggi difficilmente il bilancio si potrà chiudere entro la fine del 2015 il bilancio di previsione per l’anno prossimo. Ma a quel punto – ha concluso l’assessore scherzando – magari dovrà occuparsene l’assessore che verrà”.

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