Immigrazione, in Sicilia nel 2015 |meno sbarchi dell’anno scorso

PALERMO – L’invasione, semplicemente, non c’è. Anzi: il dato di quest’anno è in calo rispetto a quello dell’anno scorso. Con 9.130 immigrati in meno sbarcati dall’1 gennaio al 28 settembre. L’ultimo rapporto del ministero degli Interni sull’immigrazione fornisce una fotografia in controtendenza rispetto agli allarmi lanciati dalla politica sul fenomeno: nei primi nove mesi dell’anno sono arrivate in Italia 130.442 persone contro le 139.572 dello stesso periodo dell’anno precedente. A fare la parte del leone la Sicilia, che ha accolto 87.383 immigrati, il 67 per cento del totale.
Nell’Isola, dall’inizio dell’anno, si sono verificati 564 sbarchi. In nove mesi sono arrivati 18.129 immigrati a Lampedusa, 18.177 ad Augusta, 12.525 a Pozzallo, 10.525 a Palermo, 9.436 a Messina, 7.671 a Catania, 6.959 a Trapani e 3.961 a Porto Empedocle. Quasi tutti, però, vanno via subito: secondo la fotografia scattata lunedì scorso e consegnata dal Viminale alla commissione d’inchiesta sul sistema di accoglienza, identificazione e trattenimento dei migranti della Camera, in Sicilia ci sono appena 12.364 immigrati, che fanno comunque dell’Isola la Regione d’Italia con il maggior numero di presenze (il 13 per cento del totale nazionale), seguita dalla Lombardia (12 per cento) e dal Lazio (9 per cento). Nel dettaglio, lunedì c’erano 5.615 immigrati nelle strutture temporanee, 2.480 nella rete di Cara, Cda e Cpsa e 4.269 nei centri del Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati. Una situazione sotto controllo, che l’Europa continua a tenere d’occhio: da domani, ad esempio, una delegazione tedesca della Linke condurrà un’ispezione nei centri per immigrati della Sicilia occidentale. Per controllare con i propri occhi le condizioni dei migranti.
Ad arrivare sono per lo più eritrei: nel 2015 34.370 persone hanno dichiarato di provenire dall’ex colonia italiana del Corno d’Africa, più del doppio dei 16.654 sedicenti nigeriani e dei 9.788 somali. I siriani in fuga dal Paese finito sotto il controllo dell’Isis sono appena 7.056 in tutta Italia. Il 5 per cento del totale. Di un’invasione che, stando ai dati ufficiali, semplicemente non c’è.