"Massacrato su ordine di Nizza" |Parla la moglie della vittima - Live Sicilia

“Massacrato su ordine di Nizza” |Parla la moglie della vittima

Prosegue il processo a carico del latitante Andrea Nizza, il boss dei Santapaola è accusato di avere ordinato il pestaggio di un imprenditore catanese per costringerlo a cedergli diverse proprietà immobiliari.

Imprenditore taglieggiato
di
3 min di lettura

CATANIA – In pochi mesi ha perso tutto quello che la sua famiglia aveva costruito. Casa e lavoro. E oltre questo, la serenità di una vita normale. Ha parlato con un filo di voce, davanti ai giudici della Prima sezione penale del Tribunale di Catania, la moglie dell’imprenditore catanese che ha denunciato i suoi aguzzini, tra cui il boss dei Santapaola e capo criminale del gruppo di Librino Andrea Nizza, che sta affrontando il processo da latitante. La teste ha risposto alle domande del pm Rocco Liguori ripercorrendo mesi e mesi da incubo culminati con il pestaggio del marito lo scorso ottobre. Il 17 ottobre 2014, una data scolpita nella mente della donna.

Ma facciamo un passo indietro. Il marito aveva tenuto all’oscuro la moglie di quanto stava accadendo. Come un fulmine a ciel sereno arriva la notizia che la casa si doveva vendere perchè “aveva un debito di 100 mila euro da pagare”. E’ aprile del 2014. Inutile la proposta di affittare la casa e prenderne in locazione una più piccola per riuscire a pagare il mutuo di 250 mila euro. Non c’è scelta: l’unica strada è vendere. “Non conoscevo il motivo del debito” – spiega la moglie sollecitata dal pm.

La casa è venduta in poco tempo. L’acquirente è stato trovato quasi subito. La firma del compromesso. Poi “con prepotenza” la donna è stata portata fuori di casa. L’unico nome che la moglie fino a quel momento conosceva era Giuseppe Montegrande (processato con il rito abbreviato) con cui suo marito concludeva affari. E’ lui stesso ad accompagnare il compratore nell’immobile: un autotrasportatore. Almeno così era stato presentato alla moglie dal consorte.

Poi arriva il 17 ottobre. Il maledetto pomeriggio del 17 ottobre. La donna si fa accompagnare da una collega, il marito la chiama dicendole che non poteva andarla a prendere. “Arrivo a casa e dopo mezz’ora arriva mio marito. Era completamente insanguinato”. Ma anche questa volta ci sarà l’ennesima bugia: “Mi ha raccontato di avere avuto un incidente con il motorino”. A quel punto sono andati in ospedale, ma le ferite del marito inducono a pensare “a un pestaggio”.

Ad un certo punto il marito non ha altra scelta che raccontare tutto. Si trova con le spalle al muro. “Dovevo ricevere un risarcimento e non mi arrivavano i soldi, a quel punto ho deciso di cambiare avvocato – racconta – è stato in quel momento che mi ha confessato che i soldi non c’erano più e mi ha svelato tutto quanto. E’ stato allora che ho scoperto che il debito di 100 mila euro era nei confronti di Andrea Nizza e che la casa era stata svenduta per pagare quella somma”. Oltre questo, una parte del mutuo non era stato estinto.

Altro che incidente. “E’ stato massacrato” – racconta la donna. A portarlo all’appuntamento (secondo la ricostruzione della teste) è stato Giuseppe Montegrande. “Andrea Nizza era infuriato e si era sentito preso in giro da mio marito”. L’uomo, infatti, non era in grado di pagare la rata del mutuo. Il marito aveva paura, “aveva il terrore di essere ucciso” dopo il violento pestaggio compiuto da sette persone proprio su ordine del boss di Librino. “Sono passati 15 giorni – aggiunge la teste – e abbiamo deciso di denunciare tutto. A quell’epoca gestivo una pizzeria e siccome non potevo espormi ho dovuto cedere la mia quota e lasciare il mio lavoro”. A gennaio 2015 sono arrivati gli arresti, all’appello però mancava Andrea Nizza. La caccia all’uomo è ancora in corso.

Tra gli atti del processo il pm ha depositato i verbali del neo collaboratore di giustizia Salvatore Cristaudo, che è stato ascoltato come teste nello stralcio del procedimento che si celebra con il rito abbreviato.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI