"La polizia municipale corpo sano | Se qualcuno ha sbagliato pagherà" - Live Sicilia

“La polizia municipale corpo sano | Se qualcuno ha sbagliato pagherà”

Il comandante dei vigili urbani, Vincenzo Messina

Parla il comandante dei vigili urbani Vincenzo Messina: "Il comando di via Dogali è una casa di vetro, non esistono imboscati. Vaglieremo le singole posizioni. Ingiusto mettere sul banco degli imputati l'intero corpo".

PALERMO - L'INCHIESTA SULL'ASSENTEISMO
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PALERMO – “Il corpo della polizia municipale di Palermo è sano, se ci sono state leggerezze o comportamenti illeciti li valuteremo e li sanzioneremo ma non è giusto far salire sul banco degli imputati tutti gli agenti”. Così il comandante dei vigili di Palermo, Vincenzo Messina, commenta l’indagine a carico di 84, fra caschi bianchi e dipendenti del Coime, emersa nelle ultime ore. Un’indagine partita, pare, proprio dalla denuncia di un vigile urbano e che riguarderebbe un uso scorretto dei badge.

Comandante, qual è il clima in questo momento dentro la polizia municipale?
“Il clima non è certamente sereno, per quello che mi è dato sapere: c’è del malumore per le notizie di questi giorni, visto che al momento non è stato condannato nessuno. Siamo stati etichettati in malo modo e soprattutto in modo ingiusto, nulla togliendo al fatto che un’attività interna di controllo andrà fatta, ma senza giustizialismi”.

Che idea si è fatto dell’indagine?
“Siamo in una fase di indagine della quale non posso dir nulla, per ovvi motivi. Non rendiamo noti i nomi delle persone coinvolte perché c’è una dovuta tutela nei confronti di soggetti su cui stiamo facendo degli accertamenti. Nessuno è stato ancora accusato di nulla formalmente”.

Le indiscrezioni parlano di 84 indagati…
“Io non so se questi numeri siano corretti, non so da dove vengano o chi li abbia forniti. Ovviamente stiamo verificando e vaglieremo le singole posizioni: capiremo cioè se c’è la brutta consuetudine di timbrare, posteggiare l’auto e rientrare o se siamo in presenza di qualcosa di più grave”.

Questi comportamenti hanno riguardato gli straordinari?
“Eventuali comportamenti illeciti non riguardano quello che viene comunemente definito straordinario, che non c’entra assolutamente nulla. Appureremo se ci siano gli estremi della truffa: bisogna cioè capire se il soggetto che ha timbrato il badge poi è andato a casa oppure se, paradossalmente, era in ufficio e ha semplicemente chiesto a un collega di passare il suo badge. Anche questa è una prassi scorretta, ovviamente. Quando le pattuglie escono per strada, vengono controllate”.

La Procura comunque ha dimostrato di fidarsi ancora di voi, visto che vi ha delegato l’indagine…
“Noi abbiamo ricevuto in nove mesi quasi 10mila atti giudiziari dalle varie Procure che sono deleghe, subdeleghe o notifiche di atti giudiziari. Questo certifica la fiducia degli inquirenti nei nostri confronti”.

Era possibile accorgersi prima di questi comportamenti scorretti?
“Tutte le denunce arrivate, anche quelle che riguardano il sottoscritto, vengono subito invitate in Procura. Tutte. La correttezza è massima. Questo è un palazzo di cristallo, chiunque può venire a visitare il comando e vedrà che non nascondiamo nulla. Non abbiamo niente da nascondere e tra i vigili urbani di Palermo non ci sono imboscati. Chi è in ufficio lo fa perché ha delle limitazioni e non può svolgere attività esterne, e meno male aggiungo perché altrimenti non avremmo come gestire le pratiche. Potevo accorgermene prima? Io sono diventato comandante a luglio del 2012, l’indagine è partita subito”.

I palermitani in questo momento rischiano di avere una considerazione negativa della Polizia Municipale. Cosa vuole dire alla cittadinanza?
“I palermitani devono sapere che la polizia municipale lavora sodo, in modo corretto, 24 ore su 24 e 365 giorni all’anno nonostante le difficoltà e le carenze d organico. La mia frustrazione nasce dal fatto che non riusciamo a fronteggiare tutti i problemi. Siamo i primi nella lotta all’evasione tributaria, svolgiamo tantissime attività che vanno dai controlli notturni a quelli sui farmaci o sugli alimenti. Siamo un corpo sano, se ci sono state leggerezze o comportamenti gravi li sanzioneremo, ma generalizzare e mettere sul banco degli imputati tutta la polizia municipale è scorretto”.


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