Rigoni è concentrato sul ritiro: |"Speriamo possa farci bene" - Live Sicilia

Rigoni è concentrato sul ritiro: |”Speriamo possa farci bene”

Il centrocampista analizza il momento vissuto dai rosanero, reduci da quattro sconfitte consecutive, e guarda già alla settimana di lavoro lontano dalla città per preparare al meglio la delicata trasferta di Bologna.

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PALERMO – Il déjà-vu dell’anno scorso è innegabile. Crisi di risultati, Iachini in bilico e Palermo in ritiro: gli ingredienti ci sono tutti, con una classifica che alla settima giornata di campionato è pressoché simile, ma la condizione è diversa. Parola di Luca Rigoni, che non vuole paragonare la situazione dell’anno passato a quella attuale: “Siamo messi meglio dell’anno scorso. Questo è un periodo difficile, veniamo da quattro risultati negativi e questo non va bene a nessuno. Abbiamo raccolto poco e non dobbiamo fare proclami, pensiamo solo a risollevarci e la nostra testa è già alla sfida col Bologna. Per noi è un match essenziale, vogliamo dimostrare di essere vivi e di avere carattere”.

Subito concentrati sul campo, dunque: prima tappa a Palermo, in attesa del rientro dei nazionali, poi sosta in Friuli, dove la squadra proseguirà gli allenamenti in ritiro. Una soluzione che non può far piacere ai giocatori, ma Rigoni spera di poter invertire la tendenza: “A nessuno piace il ritiro, ma in questo momento credo sia normale che la società abbia un’esigenza simile. Speriamo che possa farci del bene come lo scorso anno”. E dire che le aspettative per questo campionato sembravano essere diverse: “Abbiamo avuto un ottimo inizio, ma dopo abbiamo avuto una flessione. Non credo però che bisogna buttare tutto a mare. Abbiamo cambiato tanti moduli perché abbiamo tanti giocatori forti e il mister decide giorno per giorno in base alle esigenze. Non è andata bene, ma dobbiamo riproporci come abbiamo fatto ad inizio campionato”.

Se c’è una cosa che il Palermo ha pagato, quella è la crisi in attacco. Due soli attaccanti, arrivati entrambi a fine mercato, che non sono riusciti ancora a dare il massimo apporto: “Stiamo cercando di risolvere questo andamento. Abbiamo avuto alcuni problemi in attacco, con Djurdjevic che si è rotto una caviglia e Gilardino che è arrivato a fine mercato, ma chi li ha sostituiti ha reso al massimo. La colpa non è certo degli attaccanti, bensì di tutta la squadra. Finora abbiamo preso troppi gol, dobbiamo stare uniti”.

Rigoni chiama dunque tutta la piazza alla compattezza. Non solo verso il gruppo, ma anche verso Iachini: “Questa è una piazza esigente, magari dopo qualche anno senza esoneri si sta venendo a creare qualche dubbio. Noi giochiamo per il mister, ma prima di tutto per il Palermo. Giochiamo sempre per vincere e per dare il massimo impegno. Sarebbe una sconfitta per me, che sono venuto qui grazie a lui, dover assistere ad un suo eventuale esonero”. Questo non vuol dire comunque sottrarsi alle critiche: “Non abbiamo fatto bene perché non ci sono i risultati. Le critiche sono giuste, ma se prima non eravamo fortissimi ora non siamo scarsi. Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità, siamo una squadra giovane e noi con maggiore esperienza dobbiamo metterci la faccia”.

Inutile comunque rimuginare sui punti persi. Il Palermo adesso vuole solo pensare a riprendersi, così come Rigoni, apparso spento nelle ultime sfide: “Ero partito bene, poi ho avuto un infortunio col Carpi e sto penando per questo. Fa parte del mestiere, cercherò di recuperare nel corso della sosta”. Magari ritrovando un Rigoni al massimo della forma, il Palermo potrà tornare a pungere con i suoi centrocampisti, sebbene i problemi siano altri: “Al momento prendiamo troppi gol, con i centrocampisti siamo arrivati comunque in area con me e Hiljemark. Non credo sia questo il problema”. Il centrocampista, infine, risponde indirettamente alla stoccata del presidente Zamparini, che ha definito il suo Palermo “la peggiore squadra del campionato” in riferimento a queste ultime settimane: “Se lo dice il presidente avrà avuto le sue ragioni. Non credo che il Palermo sia scarsissimo, abbiamo comunque mostrato il nostro valore. Noi dobbiamo però far parlare il campo”.


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