L'Odissea in dialetto siciliano | in scena al Festival dei migranti - Live Sicilia

L’Odissea in dialetto siciliano | in scena al Festival dei migranti

Un momento della rappresentazione teatrale di ieri sera allo Spasimo di Palermo (Foto Luca Licata)

Protagonisti i 23 allievi della “Scuola dei mestieri dello Spettacolo” diretta da Emma Dante. Ad andare in scena, lo studio liberamente tratto dal poema omerico che, interpretato in parte in dialetto siciliano, ha dato sfogo ad un’interpretazione dal carattere satirico.

PALERMO – Si è conclusa la terza giornata del ‘festival delle letterature migranti’ che, tra dibattiti, tavole rotonde, rassegne cinematografiche, spettacoli teatrali e concerti, vede al suo interno oltre 70 eventi in programma. Protagonisti della serata di ieri, i ventitré allievi della “Scuola dei mestieri dello Spettacolo” diretta da Emma Dante. Ad andare in scena, lo spettacolo ‘Odissea Movimento n.1’, uno studio liberamente tratto dal poema omerico che, interpretato in parte in dialetto siciliano, ha dato sfogo ad un’interpretazione dal carattere satirico. “Odissea Movimento n. 1 – spiega Emma Dante – è la prima parte di uno studio che sarà compiuto con la realizzazione di uno spettacolo l’anno prossimo, alla fine del secondo anno di scuola, il quale aprirà la stagione del Biondo”.

Uno studio-spettacolo, dunque, che ha visto impegnati sulle scene, già al primo anno di corso, i giovani allievi della scuola del Teatro Biondo di Palermo. Reduci dal successo di fine settembre all’Olimpico di Vicenza, con una decina di repliche a villa Pantelleria, si preparano ad affrontare un nuovo anno di studi. “Il lavoro procede benissimo, – racconta Toty Canova, uno degli allievi – devo dire che abbiamo avuto una grande fortuna. Il teatro ci sostiene tanto e sta puntando su di noi; ci sta dando fiducia e noi diamo fiducia al teatro cercando di dare il 110% se non di più durante le repliche”.

Ad essere narrata, è la lunga attesa del ritorno in patria di Ulisse, partito vent’anni prima alla conquista di Troia. Dopo quasi tre anni, da quando si sono perse le sue tracce, la moglie Penelope e il figlio Telemaco si trovano a dovere affrontare i rozzi e maleducati Proci, che bramano di sposare Penelope, per impossessarsi del trono. Canti, cori, musiche e danze in costume da bagno, inoltre, rendono unica la performance portata in scena dalla Dante.

A fare da cornice all’evento, secondo appuntamento della rassegna “Prima della Prima – Il Biondo fuori dal Biondo”, lo splendido scenario della Chiesa di Santa Maria dello Spasimo che, nonostante un po’ di pioggia, ha visto un pubblico molto partecipe. Molti dei presenti, infatti, pur di non perdere lo spettacolo, si sono seduti ai piedi del palcoscenico, posizionato nell’unica parte della navata centrale al coperto. “Non ci aspettavamo di vedere il pubblico proprio a ridosso del palcoscenico, è stata una sensazione che ci ha preso alla sprovvista. Ma nonostante la serata di pioggia, – ha concluso Canova – il pubblico ha risposto molto bene ai nostri stimoli, con risate e applausi in diversi momenti dello spettacolo; penso sia andata molto bene”.

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