"Rifiuti, precari, tasse, servizi| Orlando, basta con le storielle" - Live Sicilia

“Rifiuti, precari, tasse, servizi| Orlando, basta con le storielle”

"Si cambi la politica finanziaria di questa città, si rispettino i cittadini che nella maggior parte di essi paga diligentemente le tasse, ma si concordi un livello equo e sopportabile, non li si usi come bancomat come si vuol fare adesso col prelievo della Ztl".

filoramo (pd)
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PALERMO – “La storiella della città capitale di qualcosa non basta più. Ci riconosciamo pienamente nel tema dell’accoglienza e della solidarietà verso i migranti che sta contraddistinguendo la nostra città, ma sulla qualità dei servizi e l’incidenza dei tributi locali è meglio fare chiarezza”. Lo dice in una nota il capogruppo del Pd Rosario Filoramo, commentando le dichiarazioni contenute nell’intervista di Livesicilia al sindaco Orlando di domenica 18 ottobre.

“I conti non sono in ordine, primo perché continuiamo ad iscrivere in bilancio entrate tributarie che si realizzano solo per il 60%, secondo perché lo sforzo tributario chiesto ai cittadini palermitani è al disopra delle possibilità che il nostro pil può consentire e non corrispondente alla qualità dei servizi erogati – dice Filoramo – esiste un dissesto anche quando la qualità e la quantità dei servizi sono al disotto di standard minimi. Ricordo che l’articolo 244 del decreto 267 parla di dissesto finanziario quando l’ente non può garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili. Siamo distanti da questo caso? La Tasi approvata recentemente dal Consiglio conferma la volontà del Sindaco che alla riduzione delle somme destinate a coprire i servizi indivisibili circa 10 milioni di euro, non corrisponda un analoga riduzione del prelievo che rimane al 2,89%. Paghiamo lo stesso del 2014 per avere meno servizi. Sulla Tari, mentre per 100 metri quadrati i palermitani pagavano 273 euro prima dell’arrivo dell’attuale Sindaco, adesso ne pagano 346: qualcuno provi a dimostrare che la città ha migliorato i livelli di differenziata e di pulizia. Restano aperte tutte le criticità più volte segnalate dal Collegio dei revisori e dalla Corte dei Conti, sull’incidenza dei debiti fuori bilancio cresciuti di ben cinque volte in questi tre anni, i nodi irrisolti dei residui e del contenzioso. Allora forse è il caso che si cambi la politica finanziaria di questa città, si rispettino i cittadini che nella maggior parte di essi paga diligentemente le tasse, ma si concordi un livello equo e sopportabile, non li si usi come bancomat come si vuol fare adesso col prelievo della Ztl. Si metta a reddito il patrimonio immobiliare, magari risolvendo qualche bega tra gli assessori della giunta, si punti a un’operazione verità che consenta ai cittadini di vedere e apprezzare i servizi che riceve, in cambio dei tributi che versa. Per concludere, derubricando il riferimento a Palermo modello di mobilità nel mondo, al fatto che reduce da qualche viaggio il Sindaco abbia scambiato Palermo con qualche altra città europea, dove il trasporto pubblico è degno di questo nome, rimane il tema dei precari che il Sindaco dimentica di citare. Ebbene sì, il Comune di Palermo ha ancora al suo interno centinaia di precari non stabilizzati tra ex LSU, articolisti e 331, inoltre il comune di Palermo ha licenziato un dipendente alla fine del 2012 per impossibilità a rinnovare il contratto di lavoro. Qualcuno informi il Sindaco”.

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