La Targa Florio in un film inglese - Live Sicilia

La Targa Florio in un film inglese

Il film, in sala da fine ottobre, si chiama “A Sicilian dream: Pistons, Passions, Pleasures”: cioè “Un sogno siciliano: pistoni, passione, piacere”. Tutto esaurito alla premier londinese.

LONDRA – La Targa Florio rivive sul grande schermo inglese: un film britannico ripercorre le tappe della storica gara siciliana, racconta retroscena e aneddoti, promuove la Sicilia (a tratti in veste romanzata) tra i sudditi di Sua Maestà appassionati di auto da corsa.

Il film, in sala da fine ottobre, si chiama “A Sicilian dream: Pistons, Passions, Pleasures”: cioè “Un sogno siciliano: pistoni, passione, piacere”. Esce in DVD il 9 novembre e, assicurano dalla produzione, verrà spedito gratis in qualunque destinazione del mondo. Gli inglesi ci saranno fare: le foto del film, insieme ad una interessante gallery fotografica d’epoca in bianco e nero, sono raccolte in un libro sulla Belle Epoque in Sicilia dipinta come la Downton Abbey siciliana.

Il film, firmato dal regista Philip Walsh, è nato da un’idea di David Biggins e del siciliano Antonio Lombardi. “Volevo festeggiare – dice a LiveSicilia Biggins – il centenario della mia auto, che era di proprietà di Felice Nazzaro vincitore della Targa. Non avrei mai pensato che questo progetto sarebbe poi diventato un film”. I produttori sono lo stesso Biggings, Sheila Hayman e Davide Maggi.

Tutto esaurito alla Premiere londinese, nella piazza Leicester Square che ospita le anteprime cinematografiche più importanti e al Prince Charles Cinema specializzato in film retrò. LiveSicilia era tra gli ospiti. Riflettori puntati su Nick Mason, batterista del Pick Floyd, presente alla “prima”: “Molti anni fa ho visitato la Sicilia in barca – spiega a LiveSicilia il musicista, che ha una Bentley del 1930 – per poco tempo, nei dintorni di Palermo, e ne ho un buon ricordo. Sono anche un appassionato di gare automobilistiche e mio padre Bill ha firmato alcuni documentari su eventi simili alla Targa Florio”.

A fare da ciceroni sono il pilota inglese Alain De Cadenet, volto noto delle corse in TV, e l’architetto Francesco Da Mosto, padre veneziano e mamma di Palermo (è figlio della contessa Maria Grazia Vanni d’Archirafi), famoso nella TV inglese per i suoi documentari dedicati all’Italia, specie quelli girati a bordo di una fiammante decappottabile Alfa Romeo rossa.

Stavolta torna davanti alla macchina da presa a bordo di una Alfa Romeo 8c del 1931, appartenuta al mitico Nuvolari. I due intraprendono un viaggio lungo il percorso della Targa sulle orme di Vincenzo Florio (interpretato dal palermitano Fabrizio Pace) intervistando diversi siciliani tra i quali la nipote Silvana Paladino, “l’eroe” Nino Vaccarella che vinse il premio tre volte, l’artigiano Ciccio che realizza a mano le scarpe dei piloti, la principessa Nicoletta Lanzi Tomasi Di Lampedusa e Gioachino Lanza Tomasi. Sullo sfondo Buonfornello, Collesano, Cerda, Campofelice di Roccella e Cefalù, le tante borgate attraversate dalla Targa ed i racconti dei responsabili dei vari Musei che la rappresentano tappa per tappa.

Tante le storie collegate gli inglesi protagonisti della corsa: da Cyril Snipe, che si concesse una pennichella di un’ora e nonostante tutto arrivò primo, ai campioni Brian Redman e Vic Elford.

“Guida come se avessi la polizia alle calcagna dopo aver appena rapinato un banca”, avevano consigliato a Alain De Cabenet per percorrere le strade della Targa, racconta lui. Quasi ci rimise la pelle in un incidente, e fu tirato fuori dall’auto in fiamme da uno sconosciuto siciliano. Nel film il figlio del soccorritore ricostruisce tutto l’accaduto. “Amo la Sicilia – aggiunge il pilota britannico, nonostante tutto – perché nel tempo le diverse culture hanno lasciato una traccia e l’hanno resa speciale. La Targa Florio è la corsa più romantica di tutte, quella che tutti i piloti della mia generazione hanno sempre voluto fare visto che la Mille Miglia era stata abolita. Per anni ho desiderato percorrerla”.

“Sono nato a Venezia dove ci sono le gondole – continua Francesco Da Mosto – e mi sono innamorato delle macchine a Palermo, dove andavo ogni anno da ragazzo. Sento il modo di essere dei Siciliani molto simile a quello dei veneziani: sono aperti, gentili, vitali. E’ quello che provo ogni volta che torno in Sicilia”.

Tra gli ospiti della Premiere londinese anche Maria Laura Wandawi, pronipote dell’ “Indomita” pilota Baronessa Maria Antonietta d’Avanzo. Il sito web del film è siciliandreammovie.com


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