Passa l'emendamento "salva-Forestali" | I soldi della Sanità ai lavoratori - Live Sicilia

Passa l’emendamento “salva-Forestali” | I soldi della Sanità ai lavoratori

La protesta dei Forestali (foto Nino Giordano)

Trovati a fatica 16 milioni, molti dei quali prelevati da un Fondo per contrastare i "buchi" nella Sanità. Serviranno per garantire una decina di giornate lavorative. Domani il voto finale. Oggi a Sala d'Ercole non c'era il numero legale. Fuori dal Palazzo l'assedio dei lavoratori.

PALERMO – Un’Assemblea regionale assediata dai lavoratori ha detto “sì” all’emendamento che consente ai Forestali, molti dei quali assiepati nello spiazzale antistate Palazzo dei Normanni, di tirare un sospiro di sollievo.

L’Ars ha approvato la “leggina” con la quale sono stati reperiti 16 milioni di euro che serviranno, però, per garantire una decina di giornate lavorative, non di più. Una soluzione ponte, come l’ha definita il vicepresidente dell’Ars Giuseppe Lupo, che consetirà ai Forestali di non perdere, appunto, giornate e conseguentemente coperture previdenziali.

Ma non è stato facile tirare fuori quei soldi. Sei milioni sono stati ragranellati da alcuni capitoli di bilancio dell’assessorato all’Agricoltura. Molto più discutibile (e discussa) l’altra parte del contributo. Dieci milioni, infatti, facevano parte di un capitolo di bilancio finalizzato alla copertura dei buchi della Sanità, che l’ex assessore Baccei, in accordo con la Corte dei conti che aveva registrato un mega-disavanzo nei conti siciliani, aveva deciso di “bloccare” insieme a tante altre voci di spesa. Le somme sarebbero state destinate a un fondo che avrebbe dovuto “mitigare” gli effetti del disavanzo stesso. Una decisione però che non è mai passata da una delibera di giunta. A questo punto, però, per gli uffici dell’Assemblea regionale cera già comunque un impegno. Che poteva essere sciolto dallo stesso governo: Mariella Lo Bello, ha dovuto firmare lo sblocco delle somme, con la promessa di “rimettere a posto” quei dieci milioni nel momento in cui il Cipe darà il via libera ala delibera di rimodulazione dei Fondi si sviluppo e coesione che prevede, tra le altre voci, uno stanziamento di 88 milioni per i Forestali.

L’approvazione finale dell’emendamento, trasformato in un autonomo disegno di legge, avverà domattina alle 11. Anche perché oggi in Aula, nonostante la grande attesa, la maggioranza non è riuscita a garantire il numero legale. Anche in seguito alla scelta del Movimento cinque stelle di lasciare l’Aula in segno di protesta. “Non possiamo spogliare un figlio per vestirne un altro – ha detto Giancarlo Cancelleri – e ovviamente la colpa non è dei Forestali, ma di questo sistema che pensa di mettere pezze sempre all’ultimo momento”. “Forza Italia – hanno dichiarato i deputati Giuseppe Milazzo, Riccardo Savona e Vincenzo Figuccia – ha consentito alla commissione Bilancio dell’Ars di approvare l’emendamento grazie al quale saranno stanziati 16 milioni di euro destinati ad affrontare parzialmente l’emergenza forestali. Ora ci aspettiamo che la maggioranza garantisca il numero legale utile all’approvazione del provvedimento in Aula. Il Pd e gli altri partiti di maggioranza non litighino soltanto ma assicurino la loro presenza in Parlamento”.

 

LA DIRETTA DELLA SEDUTA

20.02 Il vicepresidente dell’Ars Giuseppe Lupo: “Quella di oggi è una prima risposta che rappresenta una soluzione ponte, in attesa che arrivino i fondi che saranno deliberati dal Cipe”.

19.56 Gli emendamenti confluiscono in un nuovo ddl. Aula convocata per domani alle 11 per il voto finale.

19.54 Si passa al voto dell’emendamento salva-Forestali.

19.52 Il vicepresidente della Regione Mariella Lo Bello: “Crocetta non è in vacanza, ma ha seguito tutta la vicenda, passo dopo passo”.

19.44 Milazzo (Forza Italia): “Non si può accettare che oggi chi è assente dica che è assente a causa del traffico. Anche io andrei via dall’Aula. Perché la colpa è di questa maggioranza che non esiste e che pensa solo al rimpasto”.

19.42 Panepinto (Pd): “Se abbiamo fretta ad approvare la legge è perché i lavoratori rischiano di non avere accesso alla copertura previdenziale”.

19.40 Zito (Movimento cinque stelle): “Di fronte a una Sicilia che affonda, Crocetta va a fare le vacanze a Tunisi. Siamo stanchi di fare da salvagente a questa maggioranza che non c’è”.

19.32 Ciaccio (Movimento cinque stelle): “Cracolici mistifica la realtà. Noi non l’abbiamo con i forestali, l’abbiamo con questa sistema. Ma c’è gente come i lavoratori della Formazione che non prendono stipendio da mesi, lo stesso vale per quelli dell’Esa o delle Ipab. Non possiamo far passare il messaggio che basti bloccare le città per risolvere le cose. Ma se oggi c’è il rischio che manchi il numero legale è per colpa dei colleghi della maggioranza, che sono andati via”.

19.27 Anche il presidente della Commissione bilancio Vincenzo Vinciullo chiede ai deputati del Movimento cinque stelle di restare in Aula, per garantire un numero legale che la maggioranza non riesce oggi a garantire. “Non abbiamo sottratto i soldi a nessuno”.

19.25 Cracolici chiede ai deputati grillini di restare in Aula per garantire il numero legale.

19.18 Il capogruppo Pd Cracolici: “Il modo più semplice per rispondere a una emergenza è voltarsi dall’altra parte. C’è un problema, ovviamente. E noi ci stiamo prendendo una responsabilità di fronte a un bilancio in grave difficoltà. Sarebbe un delitto però dire ai Forestali che, siccome la delibera Cipe non è stata approvata, loro non possono fare le giornate. Abbiamo lavorato a una manovra molto faticosa per garantire i lavoratori fino a metà novembre, in attesa della delibera Cipe”.

19.14 Cancelleri (Movimento cinque stelle): “Queste manovre non ci convincono. Non possiamo spogliare un figlio per vestirne un altro. La colpa non è ovviamente dei Forestali, ma di questa politica che interviene all’ultimo momento, andando fuori dalle norme, visto che per fare questa operazione servirebbe una delibera di giunta”. I deputati del Movimento cinque stelle lasciano l’Aula.

19.05 Ioppolo (Lista Musumeci): “Spero che il mio intervento dia il tempo alla maggioranza di recuperare il numero legale in Aula. Ma comunque non stiamo risolvendo il problema, lo stiamo solo inseguendo. Questo è un governo che fugge e una maggioranza che arranca”.

19.03 Il presidente dell’Ars Ardizzone legge la nota con la quale il governo si impegna a “sbloccare” dieci dei trenta milioni del Fondo destinato al buco della Sanità, che verranno utilizzati per i Forestali. Quei soldi verranno ripianati quando verranno liquidate le somme provenienti dalla delibera Cipe.

19.01 Si passa all’esame dell’emendamento aggiuntivo sui Forestali, che viene, di fatto, stralciato rispetto a tutto il resto.

18.51 Figuccia (Forza Italia): “Crocetta ha azzerato il governo in un momento terribile. Se non fosse stato per noi e il nostro atteggiamento responsabile, non si sarebbe ottenuto questo risultato. Spero che la maggioranza possa assicurare i numeri, altrimenti sarebbe una beffa”.

18.49 Milazzo (Forza Italia): “Spero che si mantengano gli impegni, garantendo tutte le giornate lavorative ai lavoratori forestali”.

18.42 Inizia l’esame del ddl sul demanio trazzerale al quale è stato agganciato l’emendamento dedicato ai Forestali.

18.40 La Commissione Bilancio ha stanziato questo pomeriggio 16 milioni di euro per i forestali e gli operai dell’antincendio. Lo dichiara Vincenzo Vinciullo, Presidente facente funzioni della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’Ars. Soddisfazione è stata espressa per il provvedimento che ha stravolto completamente l’emendamento presentato dal Governo. Il risultato, ha concluso Vinciullo, giunge alla conclusione di una lunga giornata in cui la Commissione Bilancio, all’unanimità, ha cercato di raggiungere una soluzione che si è dimostrata più difficile di quanto si potesse immaginare.

18.38 “Grazie a un serio e accorto lavoro della commissione Bilancio e, in particolare, del suo presidente, Vincenzo Vinciullo di Ncd Area Popolare, nonché all’impegno dei tecnici a partire da quello del vicepresidente della Regione, Lo Bello, i forestali e le loro famiglie potranno tirare un sospiro di sollievo e ritrovare la serenità” lo dice il vicepresidente del gruppo Ncd, Vincenzo Fontana, dopo una intensa giornata di lavori in Seconda commissione. “I sedici milioni che occorrevano – specifica Fontana – saranno poi recuperati dai finanziamenti Cipe che il governo centrale dovrà girare alla Sicilia. La giornata di oggi dimostra che quando la politica opera in maniera responsabile e senza interessi di parte riacquista quella dignità che non dovrebbe mai perdere e fa il bene comune. Sono soddisfatto; contento per i lavoratori che attendevano questo emendamento ma anche per il territorio isolano per il quale il lavoro dei forestali è indispensabile”.

18.35 Riprende la seduta d’Aula.

17.59 La Commissione bilancio ha approvato l’emendamento col quale si reperiscono 16 milioni di euro per i Forestali. Dieci di questi verranno reperiti dal Fondo per la Sanità. Soldi che poi verranno “rimessi al loro posto” dopo la delibera Cipe che darà il via libera a 88 milioni per i Forestali.

17.45 In Commissione bilancio si continua a lavorare per trovare una soluzione per i Forestali. Come detto, al momento l’idea è quella di reperire in tutto 16 milioni di euro. Dieci di questi però, sono in bilico. Per essere sbloccati servirà infatti la firma dell’attuale vicepresidente della Regione Mariella Lo Bello. Quei soldi, infatti, facevano parte di un capitolo di bilancio finalizzato alla copertura dei buchi della Sanità, che l’ex assessore Baccei, in raccordo con la Corte dei conti che aveva registrato un mega-disavanzo nei conti siciliani, aveva “bloccato”. Le somme sarebbero state destinate a un fondo che avrebbe dovuto “mitigare” gli effetti del disavanzo stesso. Una decisione però che non è mai passata da una delibera di giunta. A questo punto, però, per gli uffici dell’Assemblea regionale c’è già comunque un impegno. Che può essere sciolto dallo stesso governo: Mariella Lo Bello, insomma, dovrà firmare lo sblocco o provare a trovare le somme altrove.

16.58 Ardizzone: “La Commissione bilancio continuerà a lavorare fino alle 18.30. A quell’ora riprenderà l’Aula”. Seduta di nuovo sospesa. I deputati si spostano in commissione per lavorare all’emendamento salva-Forestali.

16.56 Riprende la seduta d’Aula. Fuori i lavoratori forestali protestano: “Fuori, fuori!” urlano verso il Palazzo dei Normanni.

16.49 L’iter che dovrebbe portare allo sblocco di queste somme però non è per nulla agevole. L’ipotesi è di prevedere la soluzione “salva-Forestali” in un emendamento che andrebbe agganciato al ddl sulle trazzere, previsto oggi all’ordine del giorno della seduta. Ma a quel punto bisognerà discutere e approvare l’intero provvedimento, che poi dovrà comunque essere pubblicato in Gazzetta ufficiale. Intanto, la seduta inizialmente prevista per le 12, e poi rinviata alle 16, non è ancora ripresa.

16.43 La commissione bilancio sta lavorando ancora. La nuova soluzione a cui deputati e governo stanno pensando è quella di aggiungere ai circa 6-7 milioni già reperiti, altri dieci milioni provenienti dal Fondo per la copertura dei buchi nella Sanità siciliana. Ma su questo stanziamento c’è qualche dubbio, visto che si tratta di una delle voci di spesa bloccate dopo l’audizione del governo alla Corte dei conti. I soldi potrebbero essere sufficienti per garantire le giornate lavorative fino al 9 novembre, giorno in cui è previsto l’incontro a Roma tra governo regionale e governo nazionale. In quella sede si saprà qualcosa di più sulla pubblicazione della delibera Cipe che dovrebbe sbloccare gli 88 milioni di euro necessari per garantire le giornate fino a fine anno.

Ieri sera l’annuncio di governo e Commissione bilancio: “Abbiamo trovato 30 milioni”. Ma per liberare quei soldi, bloccati dopo l’audizione del governo alla Corte dei conti, serve la firma di Crocetta, all’estero. Nessuno si assume questa responsabilità. Deputati alla ricerca di una soluzione alternativa. A rischio soprattutto i “settantottisti”

Sembrava tutto risolto, nella tarda serata di ieri. “Abbiamo trovato trenta milioni” facevano sapere governo (il vicepresidente Mariella Lo Bello) e Commissione bilancio. E invece, qui milioni non ci sono. Così, oggi non è ancora giunto in Aula il provvedimento che dovrebbe garantire le giornate ai Forestali. Anzi, le prospettive non sono più così ottimistiche: adesso le somme reperibili sembra siano non superiori ai 7 milioni. Sufficienti per garantire poco più di tre giornate di lavoro.

E i trenta milioni? Non esistono, di fatto. Anche a causa dell’assenza di un governo regionale e del suo presidente, in queste ore in Tunisia. Le somme che erano infatti state individuate dai deputati erano quelle previste in un Fondo utile a ripianare i buchi della Sanità. Buchi che non esisterebbero più, visto che la Sanità quest’anno ha chiuso in attivo. Peccato però che quelle somme, insieme a tante altre, siano tra quelle “bloccate” dal governo regionale dopo l’audizione alla Corte dei conti. In quell’occasione i magistrati contabili avevano sottolineato la criticità del bilancio regionale e soprattutto un disavanzo di oltre mezzo miliardo dovuto a minori entrate rispetto a quelle previste.

Così, l’ormai ex assessore Baccei e il governatore Crocetta sono stati “costretti” a operare il blocco delle uscite, delle spese, per limitare i danni di un bilancio molto preoccupante. Tra le cifre bloccate, appunto, anche quei trenta milioni. Che potrebbero essere liberati – stando a quanto trapela dagli uffici dell’Assemblea solo in seguito a una autorizzazione proprio del governatore, al momento però, come detto, all’estero.

E così, nessuno può assumersi la responsabilità di utilizzare quei soldi, visto che il rischio di un intervento dei magistrati contabili sarebbe molto alto. La Commissione bilancio, allora, in queste ore ha provato a lavorare a una soluzione alternativa, considerato anche il fatto che decine di lavoratori anche stamattina si sono ritrovati nel piazzale antistante Palazzo dei Normanni.

Così, si sta provando a prendere tempo. La commissione verrà riconvocata nel primo pomeriggio mentre la seduta d’Aula è già stata spostata alle 16. Ma è una corsa contro il tempo. La legge, comunque approvata, entrerebbe in vigore solo dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, quindi comunque la prossima settimana. Molti tra i lavoratori, quindi, soprattutto quelli destinatari delle 78 giornate, rischiano di non raggiungere quella quota e di perdere, quindi, parte del sussidio di disoccupazione. La priorità nella distribuzione dei fondi infatti va ai lavoratori a tempo indeterminato, a quelli destinatari di 151 e 101 giornate. Quello che rimane, andrà agli altri. Ma il rischio è che rimanga davvero poco.


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